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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Si possono presentare libri in Regione e Provincia ma niente vendita: "Colpo basso all'editoria"

Meraviglia che Regione e Provincia inibiscano la vendita in occasione delle presentazioni ospitate nelle sedi da loro concesse. E' successo anche in occasione dell'ultimo libro di Franco Venanti a Palazzo Cesaroni

In una Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni particolarmente affollata, Franco Venanti squaderna l’ultimo frutto della propria inesauribile creatività. Si tratta di un libro, uscito per i tipi di Tozzuolo editore, dal titolo “L’albero davanti casa”, frutto di un evento casuale e inusualmente fecondo.

“Tutto nasce – racconta il pictor optimus – da un evento negativo: un ramo dell’alberata cadde sopra la mia auto in sosta davanti a casa. Facemmo delle foto, io e la mia assistente Rosalba Rossi. Osservando le foto a posteriori, scoprii un mondo di immagini incapsulate il quella corteccia, ma di grande impatto emotivo”.

“È la capacità, tipica degli artisti, di vedere le cose, spinti da una curiosità che è la prima motivazione del mestiere di vivere. È forse per questo che l’occhio di Franco Venanti è quello di un eterno ragazzo, con lo stupore e la voglia di indagare fuori e dentro di noi”, sottolinea il giornalista Francesco Castellini che ha curato la prefazione.

Insieme al libro è stato presentato il docu-bio, a cura del capo ufficio stampa del Cnr Marco Ferrazzoli,  dal titolo “…però sono Franco Venanti”, che segue la premessa “non credo di essere il primo di nessuno”.A far festa al pittore col Borsalino, anche il docente di botanica Tiziano Gardi, che ha collaborato alla stesura, insieme al regista Rai Pino Galeotti.

Il documentario include testimonianze della storica dell’arte Tiziana Biganti, del poeta spagnolo Ilia Galàn, dello storico Franco Bozzi, dell’accademico Alessandro Campi, del cardinale Gualtiero Bassetti, della figlia Barbara, dell’allieva Huang Jing.

Nota stonata: meraviglia che Regione e Provincia (per adesso, non il Comune di Perugia) inibiscano la vendita in occasione delle presentazioni ospitate nelle sedi da loro concesse. È un colpo basso all’editoria in crisi e concettualmente stride con la finalità di assecondare la cultura.

Di fatto, a Tozzuolo editore non è stato concesso di vendere, ma solo di mostrare e prenotare. Ben si sa: il libro è merce che si vende in presentazione e pochi vanno a cercarlo in libreria. Se questi sono i regolamenti, spiace dire che sono completamente sbagliati. E vanno dunque cambiati.

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