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Cronaca Pietralunga

Mafia, l'azienda agricola confiscata alla 'Ndrangheta sarà gestita da giovani disoccupati

L'azienda agricola di Col della Pila a Pietralunga era stata confiscata alla famiglia De Stefano, potente 'ndrina di Reggio Calabria. Altri 35 beni confiscati in Umbria potranno essere utilizzati per i giovani e l'occupazione

Il primo bene confiscato in Umbria alle mafie sarà affidato ad una cooperativa di giovani che daranno vita ad un'azienda agricola all'insegna del biologico, della filiera corta e dell'allevamento di qualità. La struttura è stata già riqualificata dai volontari dell'associazione Libera Umbria e a breve il Comune di Pietralunga completerà tutta la parte burocratica per l'affidamento. Il sindaco Mirk Ceci ha ribadito che sarà un'occasione di lavoro per i giovani del posto.

L’azienda agricola di Col della Pila era stata confiscata alla famiglia De Stefano, potente ndrina di Reggio Calabria. Un contributo sarà dato anche dal sindaco Cgil. “Oltre a rinnovare ogni anno il nostro impegno nell’organizzazione dei campi di volontariato di Libera – hanno detto Raffaele Chiaranti e Oliviero Cappuccini – ora è il momento di spingere tutti insieme, affinché a Pietralunga possa partire un’esperienza strutturata di riutilizzo del bene, attraverso l’assegnazione da parte del Comune ad una cooperativa di giovani. Un’occasione unica per creare occupazione nella legalità e restituire alla collettività questo pezzo di territorio”. 

Sono ben 35 tra immobili e terreni sono ormai passati al secondo livello di "confisca" perchè beni di proprietà di famiglie malavitose. Se tutto procederà, come nei primi due livelli, tra tre anni scatterà la confisca definitiva e quindi le proprietà saranno pubbliche e potranno essere riutilizzate a favore dei cittadini onesti e da coloro che vogliono fare impresa. Libera Umbria ha fornito questi dati nel corso della conferenza stampa "senza la corruzione riparte il futuro" che mira a raccogliere l'adesione dei candidati presidenti dell'Umbria - Regionali 2015 - per rafforzare le politiche anti-mafia e anti-corruzione a livello regionale.

Dei 35 immobili confiscati alla mafia in Umbria molti sono appartamenti, capannoni, negozi e terreni (agricoli e con licenza per costruire). L'obiettivo di Libera Umbria è quello di esportare tra tre anni il modello Pietralunga dove si trova l'unico bene confiscato definitivamente alla 'Ndrangheta: si tratta di un'azienda agraria con 100 ettari di terreno, un casolare e due annessi agricoli.

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