Perugia, picchia e strattonata il figlio autistico: padre violento sotto processo
Conclusa la predibattimentale, secondo l'accusa non sussistono elementi per il proscioglimento dell'imputato: si discute davanti al giudice
Picchia il figlio autistico, padre violento allontanato da casa e sotto processo per maltrattamenti e lesioni. Dopo il rinvio a giudizio, secondo la riforma Cartabia, anche il giudice dibattimentale ha valuto che non sussistono elementi per l’immediato proscioglimento e che il caso dovrà essere discusso in aula.
L’imputato, uno straniero di 57 anni da anni residente a Perugia, difeso dall’avvocato Leonardo Orioli, è accusato di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia.
Secondo la Procura di Perugia, l’uomo avrebbe percosso il figlio minore e affetto da autismo, “afferrandolo per il collo al fine di allontanarlo dalla stanza, per poi prenderlo a calci e provocandogli una abrasione alla scapola sinistra regione mammaria destra e del collo e contusioni multiple da percosse”.
L’episodio violento sarebbe stato innescato da un gesto del minore, mal sopportato dal padre che avrebbe prima cacciato dalla stanza il figlio e poi l’avrebbe inseguito e picchiato, nonostante l’intervento della madre.
I vicini, sentendo il forte trambusto provenire dall’appartamento, avevano chiamato le forze dell’ordine. Sul posto era intervenuto anche il 118 che aveva portato il minore in ospedale, dove gli erano state medicate le ferite e rilasciato un certificato con prognosi di una settimana.
Contestata all’indagato anche l’aggravante “di aver agito contro un familiare convivente, discendente, minore e con disabilità”.
Secondo quanto raccontato dalla moglie dell’uomo, nonché madre della vittima dei maltrattamenti, l’imputato non sarebbe nuovo a scatti d’ira, dovuti anche dall’assunzione di alcol o droga.