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Cronaca

Picchia e minaccia la moglie per l'educazione della figlia o perché ha bevuto: a processo

L'uomo avrebbe aggredito in più occasioni la moglie, anche puntandole contro un coltello

Un uomo, un 40enne albanese difeso dall’avvocato Giorgia Ricci, è finito davanti al giudice con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia.

A scatenare i comportamenti dell’uomo, secondo la denuncia della donna, costituitasi parte civile tramite l’avvocato Camillo Carini, ci sarebbe stato il consumo di alcol da parte dell’imputato e la diversità di vedute nell’educazione delle figlia.

Secondo la Procura di Perugia, l’uomo avrebbe “reiteratamente aggredito fisicamente con percosse, in occasioni di banali liti anche legate alla educazione/gestione della figlia minore” la consorte.

In più occasioni “inveendo contro di lei” e in un caso particolare anche “minacciandola di morte” tramite un coltello puntato addosso alla donna.

Tra i comportamenti che configurano i maltrattamenti anche il disinteresse “dei bisogni materiali e morali del nucleo familiare”, al quale non avrebbe contribuito “in alcun modo”.

L’uomo, secondo quanto riportato negli atti processuali, sarebbe stato spesso preda di “ebbrezza alcolica”, anche “alla presenza della figlia minore”. Le vessazioni sarebbero avvenute tra il 2013 e il 2014.

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