
Piazza Grimana, bocciata la proposta Rosetti: confermato il taglio degli alberi, meno sosta in piazzetta
Non si cambia progetto per Piazza Grimana. In commissione bocciata la richiesta della capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cristina Rosetti, che ne voleva uno diverso da quello della Giunta, con maggiore spazio al verde e la tutela degli alberi - previsto tagli importanti dopo il bolletino emanato dagli esperti della Facoltà di Agraria - e zero area sosta nella piazzetta dove si trova lo stabile dell'ex edicola.
“E’ evidente - ha sottolineato Rosetti. prima del voto contrario della Commissione - che per quell’area manca una visione complessiva, che prenda consapevolezza che il problema di quella zona è il traffico e l’inquinamento che ne deriva. Chiedo che possa essere fatto un intervento sul verde più graduale di quello previsto, ripensando quello previsto in base a ciò che si intende realmente fare di quella piazza in futuro.”
Il taglio delle piante a Piazza Grimana è inevitabile per il consigliere di FdI Sorcini dato che, a suo giudizio, le alberature sono cresciute in maniera disordinata e che vanno diradate, per ragioni sia di salute delle stesse che di immagine della piazza. “Non si tratta - ha detto- di una questione politica, scenografica di quell’area.” Chi addirittura chiede un taglio radicale è il consigliere di Forza Italia, Tracchegiani: "In quell'area insistono 105 piante su 375 mq, che hanno quindi a disposizione 2,5 m ciascuna, con una disparità evidente tra le esigenze colturali e lo spazio a disposizione delle piante esistenti".
Nelle intenzioni dell’Amministrazione vi è il superamento della funzione/parcheggio all’interno della piazza limitrofa al campo da basket. Lì infatti rimarranno pochissimi stalli (4) al servizio degli esercenti (3) ed uno riservato ai disabili. Nel contempo verrà rimossa l’edicola e verranno rimosse le tre cabine telefoniche. Quest’ultime saranno sostituite da due piccole postazioni (sull’esempio di quelle presenti nel centro storico a fianco del palazzo delle poste) che, tuttavia, verranno delocalizzate. Resta da risolvere, invece, il problema dei bagni pubblici onnesso alla gestione degli stessi