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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Prefettura, dal 2000 scomparse 837 persone nel perugino: nuovo piano per la ricerca

All'indomani dell'entrata in vigore della nuova legge, definiti l'assetto organizzativo dei soggetti coinvolti, i ruoli operativi e le procedure di intervento

Dall'1 gennaio 2000 al 30 giugno 2012, sono state 837 le persone scomparse nel perugino, di cui 76 non ancora rintracciate; le dimensioni del fenomeno e l’allarme sociale che ne deriva impongono strategie operative sempre più immediate ed efficaci che tengano conto anche delle disposizioni contenute nella legge 203 del 14 novembre 2012, appena entrate in vigore.

Nasce così, su iniziativa del Prefetto Vincenzo Cardellicchio, “SO.S. Soggetti Smarriti”, il piano per coordinare la ricerca di persone scomparse presentato ufficialmente mercoledì mattina in Prefettura.

Primo esempio in Italia- Il documento, il primo adottato in Italia dopo l’entrata in vigore della nuova legge, definisce scenario per scenario l’organizzazione territoriale della rete dei soggetti coinvolti nelle ricerche, le procedure da seguire per ciascuna fase operativa (dall’allarme alla chiusura delle ricerche) ed i ruoli e le responsabilità del personale coinvolto a seconda delle circostanze della scomparsa.

La nuova modalità di denuncia- Elemento innovativo del piano, in coerenza con le modifiche introdotte dalla legge 203, è la denuncia di scomparsa alle Forze di polizia o alla polizia locale, che può essere presentata non più solo dai familiari ma da qualunque persona ne sia a conoscenza, consentendo l’avvio immediato dell’attività di ricerca ed il contestuale inserimento dei dati nel centro elaborazione interforze.

Commissario straordinario per le persone scomparse- Altra significativa novità è data dal tempestivo coinvolgimento del Commissario straordinario per le persone scomparse contestualmente all’attivazione del piano di ricerca, nel quale concorrono gli Enti locali, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e il sistema di protezione civile, le associazioni del volontariato sociale e gli altri enti, anche privati, attivi sul territorio.

Spazio anche ai media- Con il consenso dei familiari interessati, giocano un ruolo importante anche gli organi di informazione, comprese le strutture televisive e radiofoniche specializzate, che hanno esperienza nella ricerca di informazioni sulle persone scomparse, nonché la chiesa o parrocchia di riferimento, coinvolta sulla base di procedure condivise.

Unità di Comando Locale (UCL)- E' una postazione mobile di comando e coordinamento particolarmente utile quando è possibile la presenza in campo di un considerevole numero di Enti ed Organizzazioni, che dispone di sistemi di comunicazione radio e telefonici, di supporti informatici per la gestione e le elaborazioni di dati e di cartografie, nonché della tecnologia e dei sistemi TAS (topografia applicata al soccorso).

Il Prefetto Cardellicchio – "Oggi esistono mezzi e tecnologie di grande raffinatezza che possono essere messi in campo utilmente per la ricerca degli scomparsi, l’importante però è garantire tempestività d’intervento e chiarezza su chi fa cosa. Il piano va in questa direzione, nella consapevolezza che la scomparsa di una persona è un dramma che coinvolge non solo una famiglia ma tutta la comunità, come purtroppo anche la collettività perugina ha tante volte, e anche di recente, sperimentato”.

Alla presentazione sono intervenuti la Presidente della Regione, Catiuscia Marini, i Sindaci del territorio, mons. Elio Bromuri, direttore degli Uffici per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Perugia-Città della Pieve, i vertici della Magistratura, il Comandante Militare regionale, Gen. Celeste Rossi, il Questore, Nicolò D’Angelo ed i vertici delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico umbro, la Protezione civile regionale, l’Ufficio Scolastico Regionale, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Penelope, la Federazione nazionale Psicologi per i Popoli e l’Ordine regionale Psicologi.

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