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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pian di Massiano / Parcheggio Pian di Massiano

A Pian di Massiano si fa il pit-stop dello spaccio: dal finestrino arriva la coca

Da giorni la Squadra Mobile stava cercando le prove per un nuovo giro di droga che si era spostato al Percorso Verde. Quando il blitz è scattato, c'è stato bisogno di un inseguimento che ha portato alla cattura di un pregiudicato che in teoria dal 2006 doveva stare in Albania...

Pericoloso inseguimento nella notte a Pian di Massiano dopo che una auto sospetta non si è fermata all'alt della Squadra Mobile che da giorni stava monitorando alcuni strani giri nell'area del Percorso Verde dopo la segnalazione dei cittadini su una nuova potenziale piazza dello spaccio. Gli agenti hanno di fatto verificato come gli “scambi” di droga venissero effettuati mediante incontri furtivi all’interno di propri mezzi.

Mentre gli investigatori presidiavano la zona,  hanno di nuovo individuato una Volkswagen Polo di colore blu con a bordo una coppia di giovani già pregiudicati che nei giorni scorsi avevano avvicinato diversi clienti dopo l'appuntamento a Pian di Massiano.

La Polo è stata affiancata da una delle auto della Polizia intimando l’alt ma il conducente ha tentato la fuga e una volta giunti sul ponte della sopraelevata della ferrovia i due pregiudicati hanno lanciato un involucro di colore marrone che è stato subito recuperato da un'altra pattuglia.

Poche centinaia di metri dopo altre due macchine della Polizia hanno sbarrato la strada alla Polo con una pericolosa operazione di accerchiamento per chiudere ogni via di fuga. I fuggitivi sono CELAJ Gentian, albanese trentaquattrenne pluripregiudicato, e HASAJ Enkelejda, ventinovenne connazionale. Da una prima perquisizione, la giovane donna si è scoperto essere in possesso di una modesta dose di cocaina, ma il grosso era stato già lanciato dall'auto: si tratta di 55 grammi di cocaina. Immediate le manette per i due giovani albanesi e il trasferimento a Capanne.

Gli agenti hanno anche constatato che lo spacciatore albanese era già stato espulso 2006 dopo essere stato graziato dall'indulto nonostante la condanna a 4 anni per traffico di droga, possesso di un coltello ed un passaporto greco, falsificato. Era dunque tornato dall'Albania con altri documenti falsi. 

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