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Cronaca

Via Torelli sempre più immondezzaio… tutta colpa di utenti maleducati

Via Torelli sempre più immondezzaio… e non per colpa di Gesenu, ma di utenti maleducati. Va onestamente riconosciuto alla Gesenu una spazzatura e un lavoro quotidiano apprezzabili. Ma, come spesso accade, c’è chi rema contro. Pervicacemente. Ormai, quei due contenitori per il ritiro di scarpe e indumenti usati sono diventati il refugium peccatorum di tutti gli incivili della città. Non passa giorno senza che, in prossimità di quei raccoglitori, non si depositino immondezze e oggetti di ogni tipo. Abbiamo visto di tutto: mobili, bottiglie e vasi di vetro, metalli. Da qualche giorno, anche una coppia di passeggino e port enfant. Si sa: i figli crescono… le mamme imbiancano. E i babbi sono sempre più maleducati.

Sta di fatto che la situazione si è fatta inaccettabile. Se quei raccoglitori costituiscono un’attrattiva a delinquere contro l’ambiente, tanto varrebbe toglierli di mezzo. Anche perché, protette dall’albero che li sovrasta e da quei due tamburlani, ci sono persone che, alla chetichella, vi depositano di tutto.
Di solito col favore delle tenebre, fra il lusco e il brusco. Come i ladri. C’è chi parla insistentemente di una Wolkswagen scura da cui scenderebbero personaggi che si cimentano in veste di inquinatori matricolati e reiterati. Ma le fototrappole? Se ne è parlato, ma finora gli unici ‘intrappolati’ sono i residenti di prossimità, che debbono tollerare questo sconcio.

Discorso analogo per la campana del vetro poco più avanti. Anche qui depositano di tutto. Da alcune settimane, anche una grande lastra di vetro in frammenti. Pericolosa anche per quanti si avvicinano per espletare un corretto conferimento. Oltre, tanto per gradire, a un vaso da fiori… I controllori della Gesenu vi hanno appiccicato un adesivo che recita “conferimento scorretto”. Ma a chi lo dicono? Agli inquinatori? Loro sanno benissimo che il vetro va inserito all’interno della campana e non all’intorno. Ma si infischiano di regole e prescrizioni. Fanno a modo, e comodo, proprio. A questo punto, chiarito che quel conferimento è scorretto, non resta che rimuovere il materiale ‘scorrettamente’ conferito. Insomma: c’è restato abbastanza a lungo per fungere da monito. Ora sarebbe ora di raccoglierlo e toglierlo di mezzo. Ho avvertito chi di dovere da tre settimane. Ma siamo ancora al “caro amico”. La lastra di vetro è sempre lì: indifferente. Inamovibile? Vedremo se niente si muoverà dopo l’uscita di questa nota.

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