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Cronaca

Operaio morto schiacciato in fabbrica, assolto il responsabile della sicurezza

Incidente sul lavoro: per la Procura ci sarebbero state mancanze nella sicurezza, mentre per la difesa l'uomo era troppo vicino ai macchinari

Assolto con formula piena dall’accusa di omicidio colposo per la morte di un operaio in azienda. Il giudice Francesco Loschi ha prosciolto dalle accusa il responsabile della sicurezza dove si era verificato l’indicente mortale nel 2017.

Il titolare dell’azienda e la ditta di Valfabbrica erano usciti dal processo con un patteggiamento ad 1 anno di reclusione, il risarcimento da 750mila euro ai familiari (moglie e tre figli) della vittima di un incidente sul lavoro e una multa da 88mila euro, mentre il responsabile della sicurezza, difeso dagli avvocati Giuseppe Montone e Michele Morena, era finito sotto processo davanti al giudice Francesco Loschi con l’accusa di omicidio colposo.

Secondo la ricostruzione dell’evento, l’operaio era deceduto a seguito dello schiacciamento provocato da un rotolo d'acciaio. Per l’accusa l’incidente sarebbe avvenuto mentre l’uomo effettuava la manutenzione di un macchinario industriale. Per la Procura ci sarebbero stati degli inadempimenti da parte dell’azienda e del responsabile sul fronte della sicurezza.

Per le difese l’uomo si sarebbe trovato troppo vicino al macchinario, senza un motivo, come appunto la manutenzione o altri interventi specializzati. L’evento, quindi, non sarebbe stato imputabile al responsabile della sicurezza. Tesi che il giudice ha condiviso.

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