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Cronaca

Comprano auto con assegni scoperti e documenti falsi, in tre davanti al giudice

Gli imputati sono accusati di truffa, ricettazione e falso, ma per alcuni reati è arrivata la prescrizione

Tre persone, due uomini e una donna di 54, 39 e 32 anni, sono accusati di truffa, ricettazione e falso per una serie di reati collegati al furto di auto e documenti.

Secondo la Procura il 54enne “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistiti nell’assicurare la capienza degli assegni dati in pagamento” ad una concessionaria di Perugia e “comunque con la condotta atta a simulare la propria solvibilità”, avrebbe indotto in errore i responsabili della concessionaria “circa la concreta volontà di adempiere alla obbligazione contratta, e si faceva consegnare” un’Alfa Romeo 159, una Fiat 550, una Croma, una Multipla, una Musa e una Mini Cooper.

Le auto erano prive “degli originali certificati di proprietà” che rimanevano nei cassetti della concessionaria. Per rivenderle sarebbero state creati “falsi certificati di proprietà delle medesime autovettura al fine della cessione a terzi”.

Fatti avvenuti a Perugia tra l’ottobre e il novembre del 2009.

Gli altri due sono accusati di aver acquistato, quindi ricettazione, le auto Alfa Romeo, Croma, Fiat 500, Multipla e Musa, “compendio del delitto di truffa ai danni della concessionaria e per aver utilizzato i certificati di proprietà rubati” presso uno stabilimento grafico che realizza gli stampati per il ministero dei trasporti “al fine di far apparire adempiuti gli obblighi di trascrizione del passaggio di proprietà delle autovetture in questione.

Fatti avvenuti a Nocera Umbra e a Frosinone tra il 9 novembre del 2009 e l’8 febbraio del 2010.

L’accusa riguarda anche una serie di falsi, dalle denunce di smarrimento dei libretti di circolazione, dichiarazioni sostitutive di certificazione per vendere e acquistare le auto, patenti di guida false e utilizzazione di identità rubate a ignari cittadini, al fine di indurre in errore l’impiegato della motorizzazione che doveva rilasciare le copie dei libretti di circolazione e validare i passaggi di proprietà.

La concessionaria si è costituita parte civile tramite l’avvocato Gianluca Passerini.

Il procedimento è molto datato e per l’accusa di truffa e falso è intervenuta la prescrizione, resta in piedi solo il reato di ricettazione delle auto rubate. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Silvia Terradura e Luca Maori.

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