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Cronaca Ponte Felcino

Gestivano lo spaccio di Ponte Felcino, in manette la "famiglia" della droga

Blitz dei carabinieri, tre arresti. E se non avevi con te i contanti, in cambio della cocaina e dell'eroina accettavano senza problemi iPhone e tablet

Affari di famiglia. I carabinieri di Assisi smantellano la “famiglia” dello spaccio di Ponte Felcino. Tre persone in manette. Due di nazionalità tunisina ed una donna originaria della provincia di Genova.  Gli accertamenti dei militari hanno inoltre permesso di stabilire che uno dei due nordafricani è il marito della donna e l’altro, di fatto, il cognato di lei.

Le indagini  sono state avviate dall’Arma assisana nel corso del mese di marzo 2014 quando è stato fermato un giovane originario di Gualdo Cattaneo con un involucro di eroina ed uno di cocaina.

L’analisi del traffico telefonico dell’acquirente e numerosi servizi di osservazione fatti dai militari in prossimità di via Giacomo Pucci e del “bosco didattico” di Ponte Felcino, “ormai tristemente noto  nell’ambiente come una delle più fiorenti piazze di spaccio dell’hinterland perugino”, hanno permesso ai militari di individuare i tre spacciatori. Numerosi inoltre gli acquirenti identificati e fermati durante tutta l’attività di indagine i quali, sentiti dai militari, hanno confermato l’acquisto di dosi di eroina e cocaina a partire dal mese di febbraio 2014 fino alla fine di luglio dello stesso anno.

Ogni dose veniva acquistata ad un prezzo di circa 50 euro al grammo ma gli spacciatori non disegnavano di ricevere in cambio della sostanza anche telefoni cellulari di ultimissima generazione, iPhone o  tablet. Di fatto però, spiegano i carabinieri, i tre hanno continuato a spacciare fino al blitz di sabato 6 giugno. I tre sono stati sorpresi nel sonno, dopo una lunga notte di “lavoro”, e una volta arrestati sono stati spediti in carcere, a Capanne. Gli interrogatori sono previsti per il 10 e l’11 giugno.

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