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Cronaca

IL PROGETTO GIUSTO | Troppe fragilità, silenzi e incubo bullismo per i giovanissimi: in aula c'è lo psicologo. Parte il progetto "Una scuola per amare"

Il progetto parte in tre istituti comprensivi perugini. Tuteri: "Dare risposte concrete ai bisogni dei nostri ragazzi e ragazze e delle loro famiglie onde intercettare il disagio ed evitare che sfoci in violenza"

Dopo l'incubo pandemia e la forte crisi internazionale che sta condizionando occupazione ed economia, il benessere psicologico e il sostegno psicologico soprattutto dei più giovani sono diventati una priorità e devono entrare a far parte del bagaglio formativo delle scuole, anche per prevenire bullismo e arginare i danni drammatici del cyberbullismo. Perugia ha deciso di iniziare un percorso - che poi dovrà essere maggiormente diffusi - con il progetto “una scuola per amare”, proposta dagli istituti comprensivi Perugia 5, Perugia 12 e Perugia 15 in collaborazione con l’associazione Psychostreet e con il dott. Stefano Pieri, psicologo e psicoterapeuta. Il progetto, dedicato ai ragazzi e ragazze delle classi quarte delle scuole primarie coinvolte, è rivolto alla cura degli aspetti psicologici ed emotivo/affettivi dei più giovani, alla riscoperta del loro mondo interiore, al fine di prevenire fenomeni di devianze, bullismo, cyberbullismo e violenza. L’iniziativa vuole intervenire per dare agli studenti un input per trovare più stimoli verso la soluzione delle proprie difficoltà, nonché distruggere il muro di incomunicabilità che purtroppo molto frequentemente si viene a creare fra docente ed allievo. 

Quindi un ruolo fondamentale è quello del psicoterapeuta per colmare quei silenzio e dare gli stimoli per riemergere da fragilità o violenze.  Tre i pilastri del progetto, ossia distacco (il passaggio che avviene tra la famiglia e la componente autonoma), cambiamento e crescita, che verranno trattati in tre fasi: incontro con gli insegnanti ed i genitori; incontri nelle classi con alunni ed alunne, evento finale per dar conto dei risultati raggiunti.

“Mai come in questi ultimi anni il disagio giovanile ha raggiunto numeri preoccupanti – spiega il vice sindaco Tuteri – confermandosi un’emergenza assoluta della nostra società. Abbiamo quindi il dovere come istituzioni di fare qualcosa per dare risposte concrete ai bisogni dei nostri ragazzi e ragazze e delle loro famiglie onde intercettare il disagio ed evitare che sfoci in violenza (bullismo e cyberbullismo), o in fenomeni di autolesionismo fino alle estreme conseguenze. Per questo il mio assessorato ha proposto progetti tra cui l’ottavo segno dedicato al sostegno psicologico gratuito dei giovani dai 14 ai 27 anni ed altri
che andremo a presentare a breve. In questo contesto abbiamo accolto con favore il progetto di tre istituti comprensivi perugini “una scuola per amare” perché può portare un ulteriore contributo all’interno del percorso che abbiamo intrapreso”.

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