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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Perugia celebra il patrono Sant'Ercolano: acceso il cero votivo, la preghiera per i malati e i sanitari

l primo cittadino, al termine della liturgia, come è tradizione, ha acceso il cero votivo al Santo patrono sostando davanti al reliquiario di Sant'Ercolano

Perugia, seppur ai tempi del Covid, ha celebrato uno dei suoi patroni tanto amati e rispettati: Ercolano il Santo, non solo patrono della città e dell'Università degli Studi di Perugia, vescovo e martire, defensor civitatis. Una celebrazione sobria presieduta dal rettore di Sant'Ercolano don Francesco Benussi alla presenza del sindaco Andrea Romizi, animata dal gruppo vocale "I Madrigalisti di Perugia". Il primo cittadino, al termine della liturgia, come è tradizione, ha acceso il cero votivo al Santo patrono sostando davanti al reliquiario di Sant'Ercolano.

A margine della celebrazione il sindaco Romizi e il rettore don Benussi hanno entrambi sottolineato l'importanza della celebrazione odierna per rinsaldare il legame della Perugia civile e religiosa in un'epoca di grande prova anche della tenuta del tessuto sociale, a causa della pandemia in corso, volgendo lo sguardo oggi più che mai a figure di umanità e di santità come quella di Ercolano, vescovo e martire, defensor civitatis del VI secolo. 

Durante la celebrazione si è pregato per i rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose perugine, in particolare per il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti (ricoverato dallo scorso 3 novembre in Terapia intensiva presso l'Ospedale "Santa Maria della Misericordia" a seguito del contagio da Covid-19), per tutti i malati, per gli operatori sanitari che si prendono cura di loro e per coloro che sperimentano la solitudine, la precarietà materiale e ogni sorta di sofferenza.
 

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