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Cronaca Centro Storico / Via del Conventuccio

Tragedia in via del Conventuccio: "Addio Roger, mi mancherai tantissimo"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di una lettrice di PerugiaToday in ricordo di Roger, morto nella serata di martedì 29 dicembre in via del Conventuccio, a Perugia

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di una lettrice di PerugiaToday in ricordo di Roger, morto nella serata di martedì 29 dicembre in via del Conventuccio, a Perugia. 

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Stamattina mi sono svegliata con una telefonata di mia sorella. "E' morto Roger". Pochi secondi per ascoltare le dinamiche, per sapere cosa è successo, e sono scoppiata in un pianto disperato che sinceramente mi ha anche sorpreso.

E ho capito quanto fossi realmente affezionata a quell'uomo singolare, e a Tommy e Diana (i suoi due cani), che ho sempre considerato e considero un pezzo di cuore di Corso Cavour.

Ho conosciuto Roger nel 2006, che a primo impatto ho considerato il solito barbone ubriacone molesto, nel giardinetto dei Tre Archi. All'epoca aveva con sé solo Diana, il cagnolone grande bianco dolcissimo. Mi ero fermata per farle due carezze, spendendo qualche parola con lui. E subito mi sono resa conto di quanto quell'uomo, nonostante vivesse per strada e nonostante avesse appunto la tipica apparenza di un senza tetto che si aggrappa alla bottiglia, fosse istruito, colto, intelligente. Da quel giorno, ogni volta che l'ho incontrato, in tutti questi anni, mi son sempre fermata a fare due chiacchiere con lui volentieri. Di una sensibilità unica, con un cuore buono raro a trovarsi. Ti raccontava sempre qualcosa di nuovo, di quando era giovane, di quando studiava, ti parlava anche di cultura e di fatti che tu stessa ignoravi. Sì, è vero, quando si ubriacava poteva diventare un po' molesto e scontroso se lo si trattava male, io più d'una volta mi son messa in mezzo tra lui e qualche negoziante con cui bisticciava, cercando di calmare le acque e farlo ragionare: "Roger, dai, vieni fuori con me. Se chiamano la polizia e ti arrestano, ti rendi conto che Tommy e Diana finiscono in canile? Chi ci pensa a Tommy e Diana?"

Adorava quei cani. Erano la sua famiglia, i suoi compagni di vita. In tutti questi anni che lo conosco, per lui non mi ha mai chiesto niente. Mai. Non un centesimo, ero io a dargli spontaneamente qualcosa. Ma le volte che mi ha chiesto qualcosa, sono state proprio qualche scatoletta di carne per loro. O quando gli portavo qualcosa da mangiare, divideva il pasto tra lui e loro, e dava di più a loro. Non è vero che li trattava male. A volte si spazientiva con Tommy, che ha l'abitudine di andare ad attaccare briga con gli altri cani maschi, e tutte le volte che è stato aggredito e morso, Roger ha sempre pensato a soccorrerlo e a pagare le spese veterinarie. Lui era così. Niente per sé, ma tutto per Tommy e Diana.

E adesso io penso anche a quei due piccoli angeli.

Chi ci pensa a Tommy e Diana, Roger? Adesso chi ci pensa?

Stamattina ho ricevuto una notizia bruttissima, e ci sto male veramente.

Mi mancherà tanto, mi mancherà tanto vederlo in giro, seguito dai suoi due cani che non lo lasciavano mai, mentre mi salutava sempre con un sorriso raggiante e sempre qualche parola gentile per me.

Ci tenevo a spendere due parole per lui, perché solo chi ha avuto la fortuna di riuscire ad altre oltre alle apparenze, sa quanto in realtà fosse un uomo buono.

Ciao, Roger.

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