Ancora sangue e follia in via del Macello, esplode la rissa: cocci di bottiglia come armi
Sparisce un cellulare e la festa degenera in un parapiglia senza fine, interviene la Polizia. Ecco come è finita
Ancora sangue e follia a Fontivegge. Chiuse in pochi giorni le indagini sulla rissa avvenuta la notte tra sabato e domenica 6 marzo in via del Macello, terminata grazie all’arrivo della Polizia e l’arresto di un 50enne peruviano per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli investigatori dell’Ufficio Volanti sono riusciti a ricostruire in poche ore l’esatta dinamica degli eventi, assicurando alla giustizia i partecipanti alla follia. Individuato anche l’autore del furto di un telefonino che è stato il pretesto per scatenare i cazzotti.
Questi i fatti. “Sabato scorso – ricostruisce la Questura di Perugia - era già mezzanotte e la festicciola tra amici, tutti sudamericani, nell’appartamento di via del Macello rischiava di non poter continuare perché era finita la birra. A quel punto si è effettuata una ordinazione telefonica per far recapitare con urgenza altro alcool. Sono quindi arrivati un albanese, 23enne, ed un ecuadoriano, 21enne, incaricati della consegna, i quali, dopo aver scaricato qualche cassa di bevande, si sono attardati nell’appartamento. In questo frangente a uno dei partecipanti è sparito un cellulare: sono stati accusati gli ultimi arrivati, in particolar modo l’albanese. Lui reagisce con furia: inizia a colpire con pugni chiunque gli capitasse a tiro. Gli altri reagiscono nella medesima maniera gli altri. Ne è scaturito un gran parapiglia che dall’appartamento si è protratto anche sotto casa”.
E ancora: “Prima dell’arrivo degli agenti, gli stranieri se le erano date di santa ragione, arrivando a minacciare con dei cocci di bottiglia rotti anche un portiere, addetto alla vigilanza, intervenuto per il trambusto. I poliziotti quando sono entrati nell’abitazione oltre ad aver trovato sulla soglia il cittadino peruviano, poi arrestato, in evidente stato di alterazione alcoolica, hanno potuto constatare come la cucina fosse a soqquadro, piena di moltissime bottiglie di birra vuote. Dalla successiva verbalizzazione dei testimoni si identificano tutti i partecipanti alla rissa e vengono denunciati il peruviano, un 50enne colombiano, l’ecuadoriano e l’albanese. Individuato anche chi aveva arraffato il telefonino caduto per terra: un colombiano 21enne che si è allontanato prima che scoppiasse la rissa”.