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Cronaca

Semina il caos in città per anni, pericolosissimo spacciatore rispedito in Tunisia

Era a Perugia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma nel frattempo ha fatto di tutto. Dalla droga alle risse, cacciato

Era uno tra i più pericolosi e attivi spacciatori tunisini a Perugia. Già, era. Perché adesso è a Tunisi, condotto di forza in patria dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione, diretti dal vice questore aggiunto Maria Rosaria De Luca. In tre anni ha commesso una serie impressionante di reati fino a che, nel maggio 2014, è tornato definitivamente in carcere per una misura cautelare emessa nell’ambito di una indagine antidroga condotta dai carabinieri. Non è più uscito da Capanne perché nel frattempo gli sono state notificate le condanne definitive, per i periodi di pena residui, per i suoi gravi reati commessi.

La sua presenza a Perugia è cominciata subito dopo lo sbarco a Lampedusa nel marzo del 2011 e il suo trasferimento a Roma, dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Quell’estate è stato più volte rintracciato in città dalle forze di polizia nel corso di servizi antispaccio ma sempre rilasciato per il suo status di rifugiato. Il primo arresto a dicembre, da parte dei carabinieri per spaccio di hashish a una fermata dell’autobus a Olmo. Pochi giorni dopo era stato notato da una volante mentre di pomeriggio urinava platealmente in via Mario Angeloni; denunciato per atti contrari alla pubblica decenza. A febbraio 2012 è stato denunciato dai poliziotti di quartiere che lo hanno visto fuggire dopo aver spacciato hashish davanti la stazione. A Marzo è stato arrestato dai Carabinieri per spaccio di eroina . Ad aprile è stato aggredito a bottigliate e pugni da alcuni maghrebini a Olmo riportando gravi lesioni. A maggio sfugge alla polizia mentre era in atto un “Pattuglione“ a Fontivegge. A giugno viene indagato per lesioni gravi ai danni di una camerunense a Fontivegge. Ad agosto è stato arrestato dai carabinieri, presi a calci a pugni in Piazza del Bacio durante un controllo antidroga. E ancora: nell’aprile 2013 è stato nuovamente arrestato per spaccio a Fontivegge dai carabinieri. Scarcerato nel dicembre di quell’anno viene denunciato due volte dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari prima di essere arrestato per l’ultima volta a maggio 2014 .
 

Durante la sua detenzione il Magistrato di Sorveglianza ha disposto il suo rimpatrio quale misura alternativa alla sua detenzione in carcere. Tre poliziotti lo hanno prelevato dal carcere e dato esecuzione al provvedimento di espulsione quale misura alternativa alla detenzione. Se lo straniero dovesse far ritorno in Italia prima di 10 anni dovrà essere subito accompagnato in carcere per finire di scontare la pena residua e processato per il rientro illegale sul territorio nazionale.

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