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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cresciuto in Italia tra spaccio e delinquenza: torna a casa dopo una "proficua carriera"

L'uomo ha soggiornato più volte nel carcere di Perugia ed è stato detenuto anche nelle case di reclusione di Alessandria, Lecce, Orvieto e Paliano

Espulsione, accompagnamento immediato alla Frontiera e scorta fino a destinazione: tre i provvedimenti a carico di un 47enne marocchino, vecchissima conoscenza delle aule di giustizia e delle forze di polizia della città.

Era arrivato a Perugia giovanissimo e si era regolarizzato con la famosa legge “Martelli” nei primi anni novanta. Negli anni successivi aveva avviato la sua carriera criminale in molte città commettendo costantemente reati contro il patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale e violazione alle leggi dell’Immigrazione; a suo carico anche tre arresti per spaccio, due a Perugia e uno a Terni.

Ha soggiornato più volte nel carcere di Perugia ed è stato detenuto anche nelle case di reclusione di Alessandria, Lecce, Orvieto e Paliano. Era già stato espulso nel 2006 ma qualche tempo dopo era rientrato clandestinamente in Italia. Dopo l’ultimo arresto, ad opera degli agenti della Squadra Mobile per spaccio di hashish nella zona della Pallotta nel 2014, di recente era stato scarcerato con l’obbligo di firma quotidiana.

E’ stato così tenuto d’occhio dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione cha hanno completato tutte le procedure per il suo rimpatrio, essendo venute meno le esigenze di giustizia avendo scontato gli anni di carcere inflittigli. Così ieri, è scattato il complesso dispositivo per il suo rimpatrio. E’ stato rintracciato e condotto in Questura.

Quindi gli sono stati notificati i provvedimenti di espulsione e l’immediato allontanamento dal Territorio Nazionale. E’ stato effettuato il processo di convalida presso il Giudice di Pace. Quindi tre poliziotti lo hanno scortato a Roma per il ritiro del passaporto marocchino e poi di corsa fino all’Aeroporto. A Fiumicino altri agenti della Questura di Perugia con i biglietti aerei per loro e per lo straniero; vista la sua pericolosità era infatti indispensabile una scorta sino a Casablanca ove ieri sera è stato consegnato ai poliziotti marocchini.

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