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Cronaca

Omicidio Raffaella Presta, iniziate le analisi: si cerca la verità sui vestiti e l'arma

Raffaella Presta venne uccisa nel pomeriggio del 25 novembre per mano del marito Francesco Rosi. L'uomo, subito dopo aver ucciso la moglie, urlò al telefono: "Correte ho ucciso mia moglie. Vi aspetto qui"

Venne raggiunta da due colpi di fucile. Colpevole di quel gesto che non trova spiegazione, il marito di Raffaella Presta: Francesco Rosi. A tre mesi da quel terribile omicidio in via Bellocchio A/1, iniziano oggi gli esami sui vestiti dell'assassino, una felpa verde e una tuta grigia. Ad essere analizzate anche le tracce di sangue presenti sulla scena del crimine.

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Infine i periti dovranno cercare di comprendere se il fucile si trovava realmente da molto tempo sotto il letto matrimoniale della coppia, come affermato da Rosi, e se venne ricaricato. Le analisi si sono rese necessarie per accertare la ricostruire la scena del crimine. I primi risultati arriveranno tra una ventina di giorni. Presente durante gli accertamenti il difensore della famiglia Presta, l'avvocato Marco Brusco.

La ricostruzione dei fatti – Raffaella Presta venne uccisa nel pomeriggio del 25 novembre per mano del marito Francesco Rosi. L'uomo, subito dopo aver ucciso la moglie, urlò al telefono: “Correte ho ucciso mia moglie. Vi aspetto qui”. I carabinieri avrebbero quindi immediatamente chiamato il 118 per chiedere l'intervento del personale sanitario che, una volta giunto, sul posto ha tentato di rianimarla, purtroppo invano.

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