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Cronaca

Perugia contro i cambiamenti climatici punta sugli alberi. Lo studio Comune-Unipg. Censimento: ecco quanti sono e le nuove immissioni

La strategia del progetto Life Clivut – Climate Valute of Urban Trees, finanziato dall’Unione Europea e che vede come capofila l’Università degli Studi Perugia e come partner i Comuni di Perugia

Alberi e patrimonio verde urbano non solo in chiave di tempo libero e ornamentale ma per arginare i cambiamenti climatici che si stanno verificando in maniera sempre più veloce colpendo anche l'Umbria e Perugia. E' questo l'aspetto innovativo e più importante del progetto Life Clivut – Climate Valute of Urban Trees, finanziato dall’Unione Europea e che vede come capofila l’Università degli Studi Perugia e come partner i Comuni di Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais. La Strategia è stata presentata nell’aula magna del Polo di Ingegneria dalla task-force verde formata dall’assessore all’ambiente del Comune di Perugia, Otello Numerini, della coordinatrice del progetto, professoressa Flaminia Ventura, dei professori di Botanica generale, Fabio Orlandi, e di Botanica sistematica, Aldo Ranfa, e della ricercatrice Chiara Proietti, tutti del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale. 

"Per avere un verde e un patrimonio arboreo sano e che ci aiuti a contrastare i cambiamenti climatici, è necessaria la programmazione e i Comuni devono dotarsi di una serie di strumenti previsti dalle normative. Noi ci siamo già dotati di un censimento del verde e del patrimonio arboreo, sia pure da completare e perfezionare, e stiamo lavorando al regolamento del verde in collaborazione con diversi soggetti, con l’ambizione di redigere anche il piano del verde entro la fine della consiliatura”: ha spiegato l'assessore comunale Otello Numerini. A Perugia ci sono 48mila gli alberi comunali lungo i viali e nelle 303 aree verdi. Il bilancio arboreo degli ultimi due anni, anche grazie a Life Clivut, è positivo e nel 2021 si chiude con +350 alberi. Nel 2022 ne saranno messi a dimora altri 600. 

"Ma, per svolgere le attività che daranno un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti. In vista del 21 novembre, giornata della Festa dell’albero, va intensificato il coinvolgimento delle scuole. Dobbiamo parlare ai nostri ragazzi per far capire il valore del verde e per questo è necessario anche il contributo delle associazioni”.

Il professore Orlandi ha ricordato che il progetto Life Clivut “ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza della comunità cittadina sul contributo degli alberi alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e per questo serve anche l’apporto della cittadinanza e degli attori economico-sociali nel disegno e nell’attuazione della Strategia, ora arrivata a una prima formulazione”. Facendo il punto su quanto finora fatto, Orlandi ha sottolineato in particolare l’introduzione di tre aree fenologiche in città per l’osservazione di diverse tipologie arboree in realtà diverse nella loro risposta ai cambiamenti climatici. Sia i dati del censimento sia quelli ricavati da tali aree sono confluiti in una web app, Life Clivut Treedb, dove è possibile identificare gli alberi, la loro posizione e i loro benefici ecosistemici (https://lifeclivut.treedb.eu/).  Nella piattaforma online sono inseriti modelli matematici e statistici e indicatori relativi ai servizi ecosistemici (assorbimento del particolato, stoccaggio di anidride carbonica, indice di raffrescamento, ecc.). 

E' necessario coinvolgere le associazioni e anche le famiglie per mettere a sistema anche il parco verde privato che rientra nella strategia di argine ai cambiamenti climativi. Le stime indicano il verde privato, circa 100mila alberi, è due terzi di quello complessivo. “Oggi conosciamo le specie arboree - ha spiegato la coordinatrice Ventura - che possono essere utilizzate anche per la funzione di contrasto ai cambiamenti climatici. È quindi importante non solo il numero di alberi, ma anche scegliere le tipologie e i luoghi in cui metterli a dimora. Contano, quindi, programmazione, gestione e monitoraggio. Gli alberi sono nostri alleati, ma soffrono a loro volta il cambiamento climatico. Siamo di fronte a eventi estremi, siccità prolungata, nuove patologie. Queste le sfide del nostro verde. Dobbiamo discutere per capire cosa possiamo fare insieme per lasciare alle nuove generazioni un patrimonio arboreo sano e diversificato”.

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