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Cronaca

La banda di rapinatori minorenni, 7 "arresti": vittime accerchiate, poi pestaggi e coltelli

Per sei minori, ordinanza di applicazione della misura cautelare di collocamento in comunità, per un altro, è stata disposta la misura della permanenza in casa

Un branco: vittime accerchiate, poi la rapina e il pestaggio. Nelle prime ore di ieri 3 luglio, la Polizia di Perugia ha neutralizzato una pericolosa banda di minorenni, tutti ritenuti responsabili di rapine ai danni di loro coetanei. Tutte in un mese e tutte a Perugia e nelle zone dell'hinterland. Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, sono riusciti a smantellare la banda.

Dalle indagini è emerso il modus operandi della banda. Il branco, spiega la polizia, individuavano i propri “bersagli” tra i propri coetanei ritenuti più miti e pacifici a scuola, li accerchiavano terrorizzandoli con spintoni e percosse per rubare il denaro nel portafogli o gli zaini che avevano con sé.

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Alcuni appartenenti al gruppo, nonostante la giovane età, annoverano già precedenti di polizia per fatti analoghi.

Le indagini della Mobile hanno anche evidenziato che le vittime hanno subito aggressioni di varia natura: dalla semplice intimazione verbale, alla minaccia di subire un pestaggio fino a manifestazioni più violente consistenti in spintoni, schiaffi e percosse. In più di un caso, le vittime sono state prese in disparte e malmenate. In una occasione, sono state minacciate, addirittura, con un coltello. Il terrore seminato nei cuori delle giovani vittime e dei loro familiari ha rallentato le indagini. La paura di ritorsioni era troppo forte. Ma gli agenti non hanno mollato la presa e hanno catturato il branco.

L'Autorità Giudiziaria ha emesso, per sei minori, ordinanza di applicazione della misura cautelare di collocamento in comunità, per un altro, è stata disposta la misura della permanenza in casa.

I destinatari delle misure, spiega la Questura di Perugia, sono stati affidati a comunità ubicate in diverse province del territorio nazionale e istituzionalmente preposte alla rieducazione e al reinserimento dei minori nella vita sociale attraverso attività didattiche obbligatorie che tengono in considerazione la necessità di assicurare agli stessi il loro sviluppo intellettivo e culturale.  

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