Sentenza Meredith, dopo 5 processi l'unica vera condanna è stata inflitta a Perugia

Le sentenze si rispettano. Tutte. Si possono commentare, analizzare ma alla fine quando decide la Suprema Corte non cambierà più nulla. Dopo otto anni la magistratura di questo nostro meraviglioso e stravagante Paese ha ribadito che ad uccidere la povera Meredith Kercher è stato Rudy Guede, che tra poco potrà contare su dei permessi premio per uscire dal carcere avendo superato, con sconti a abbuoni, la meta della pena (16 anni complessivamente). E' l'unico dei tre accusati ad aver ammesso di essere stato presente durante il delitto, commesso secondo lui da altre due persone entrate in casa mentre era in bagno. Guede sta studiando, si sta laureando e l'augurio che possa una volta fuori trascorrere una vita serena.

Di Amanda e Raffaele non ne parlo. Sono stati assolti per sempre dopo aver subito due condanne e aver ottenuto alla fine tre assoluzioni. Adesso chiederanno dei risarcimenti record: hanno passato 4 anni in carcere prima di essere liberati e ora definitivamente scagionati. Faranno altri libri, diranno la loro in altre trasmissioni televisive e su riviste all'insegna del Giallo. E forse da turisti ce li ritroveremo a Perugia. 

Ecco la parola chiave di oggi, post sentenza, "Perugia". Dopo 5 processi, milioni tra servizi dei telegiornali di tutto il mondo, trasmissioni televisive, articoli, cattiva fama, addirittura film dove si rappresenta il capoluogo come una "città da brutti, sporchi e cattivi" (le riprese fatte a Tivoli...!), genitori che hanno giurato che non manderanno mai più a studiare i figli in questa "mecca del peccato" dove si facevano orge e si tirava coca. Insomma dopo tutto questo - ammettiamolo: siamo stati descritti come la novella Sodoma e Gomorra - viene da pensare che l'unica condanna per questa storia terribile è stata inflitta a Perugia, alla città. 

Condannati. Ma a quanto? Quando sarà decretato il fine pena? Difficile dirlo come è impossibile calcolare i danni subiti sotto tutti gli aspetti del mondo. Perugia resta dunque  dietro le sbarre della cattiva fama in certi ambienti che contano sia Usa che inglesi. Altro che la città del cioccolato, di Umbria Jazz, del Perugino, del più bel corso d'Italia. Per molti saremo sempre quelli di quei filmetti di serie B: città degradata, cattiva, provincia della provincia, con polizia e magistrati da temere, sporcacciona e perversa. L'unica soluzione è quella di dimenticare tutto e di non parlarne mai più. Continuare a lavorare, continuare a progettare futuro e pensare un po' più positivo. E la maledizione si spezzerà. Unica eccezione va fatta per la famiglia Kercher. Loro vanno accolti e amati: qui hanno perso una figlia. E questa è l'unica terribile sentenza definitiva dopo 5 processi.