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Cronaca

Manifestazione contro il nodino di Perugia, consegnata in Regione la raccolta firme. Confronto con Melasecche

Una delegazione del coordinamento dei comitati, delle associazioni, delle imprese e dei cittadini ricevuti a Palazzo Cesaroni

Hanno prima manifestato in Piazza Italia contro il Nodino di Perugia, il progetto della nuova strada che in teoria dovrebbe alleggerire il traffico in direzione Perugia. Poi una volta ricevuto da una delegazione da alcuni consiglieri regionali e dall’assessore Enrico Melasecche, a margine della seduta dell’Assemblea legislativa, hanno consegnato la raccolta firme: oltre 5700 firme contro il progetto.La delegazione del coordinamento dei comitati e delle associazioni era composta da Luciana Renzini, Gianfranco Mincigrucci, Simonetta Cianetti e Luigi Fressoia. Per la Regione, alla riunione, la vicepresidente  Simona Meloni (Pd), ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali Tommaso Bori, Donatella Porzi (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto), Valerio Mancini, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega).

L’assessore Melasecche ha detto che i tecnici Anas stanno realizzando un’analisi dei flussi di traffico intorno a Perugia, anche in vista dell’ampliamento del centro commerciale di Collestrada, che comporterà un ulteriore aumento del traffico. Appena saranno disponibili questi dati ci sarà un ulteriore confronto. Inoltre ha annunciato che Anas sta lavorando al raddoppio delle rampe di accesso a Ponte San Giovanni.

"Alla Regione e al Comune - si legge nel documento del comitato - chiediamo di riflettere sulle nostre considerazioni appellandoci alla lungimiranza di coloro che sono deputati a tutelare ad ampio respiro le comunità locali prima di assumere o assecondare decisioni che ai nostri occhi nostri appaiono devastanti . Il patrimonio storico/artistico e l'ambiente sono beni irriproducibili e, in quanto tali, la loro tutela dovrebbe andare oltre le alternanze di potere. Facciamo insieme un passo avanti per tutelare non solo il territorio di Collestrada ma l sua storia unica, il suo patrimonio boschivo autoctono e il suo futuro insieme a quello dei cittadini Umbri che non vedrebbero risolti i problemi del traffico tra Collestrada e Ponte San Giovanni. Tutelare l’ambiente e il paesaggio è un obbligo costituzionale (art.9) ribadito alla convenzione europea del paesaggio nell’ottobre del 2000".

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