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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale sulla figlia, madre davanti al giudice

La ragazzina si era confidata con una professoressa e con la dirigente scolastica. I dubbi della perizia psicologica

È accusata di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Una mamma di una ragazzina di 14 anni è finita davanti al giudice con l’accusa di aver "picchiato, strattonato e ingiuriato" la figlia, e di averla "costretta a subire atti sessuali" quando le avrebbe "toccato più volte le parti intime".

La donna, difesa dagli avvocati Andrea Galli e Maria Cristina Ciace, respinge tutte le accuse. I difensori hanno contestato l’assenza di segni di violenza sulla minore e comportamenti simili nei confronti della sorella minore, riportando anche un passaggio della perizia in cui la ragazzina “in alcune occasioni, tende ad assumere comportamenti manipolativi e a mentire, al fine di ottenere un vantaggio personale”.

Sempre secondo il perito “in alcune circostanze, inoltre, la minore sembra utilizzare in maniera strumentale e manipolativa informazioni o stati di malessere (attacchi di panico, tagli sul braccio) con l’intento di discolparsi o di far sentire l’altra persona in difetto o in colpa)”.

L’indagine era scattata dopo che la ragazzina si era confidata con una professoressa della sua scuola e poi con la dirigente scolastica. Alle due aveva raccontato di vivere "una difficile situazione familiare nonché tentativi di abusi sessuali da parte della madre", in particolare quando la donna era in stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcol. In quei momenti avrebbe subito aggressioni fisiche e verbali e le presunte molestie sessuali.

A maggio 2019, il giorno in cui la ragazzina avrebbe raccontato tutto a scuola, la madre le aveva sottratto il telefonino come punizione e la minore avrebbe “avuto una reazione spropositata, reagendo con urla, pianti e accuse di maltrattamento nei confronti della madre” racconta ancora la perizia.

Il giudice dovrà decidere se il comportamento della madre è stato troppo violento oppure ha esercitato la potestà genitoriale (che il Tribunale per i minori ha sospeso) e se la ragazzina ha raccontato la verità.

L’udienza odierna è stata rinviata per un difetto di notifica al 29 novembre del 2022.

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