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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lettera aperta a Leonardo Cenci: grazie a te il mondo può curarsi con la "Leotherapy"

Perugiatoday.it scrive a quell'uomo speciale che oggi compie 43 anni. Un uomo che si batte contro un male al cervello da anni. Ci ha insegnato che una speranza c'è sempre e che il male si argina con la sua Leotherapy... ecco tutti gli ingredienti

Caro Leonardo Cenci, 

ricordo ancora la tua prima lettera, quando ancora Avanti Tutta non esisteva, al nostro giornale dove parlavi del tuo male e allo stesso tempo, in maniera sorprendente, proponevi una cura assurda, folle e rivoluzionaria per una malattia terribile che, in ogni casa dell'Umbria, purtroppo si è manifestata: il tumore.

La tua cura è ora diventata un esempio di speranza e di qualità della vita anche per chi la vita rischia di perderla per una improvvisa complicazione o avanzata del mostro. La vado a riassumere, sperando di aver capito bene la tua filosofia, per contibuire nel mio piccolo a farla circolare nel mare affamato di speranza della rete.  Primo ingrediente fondamentale: credere nei medici che ti hanno in cura e cercare di aiutarli in questa sfida. Secondo ingrediente: la speranza.

E la speranza porta diretta al terzo meraviglioso, sorprendente passaggio per questa cura: il sorriso da ripetere almeno tre volte al giorno (al mattino, al pomeriggio e prima di andare a dormire). Sorridere vuol dire aggrapparsi alla vita per dimostrare al male che la luce è più forte del buio.

Aggrapparsi alla vita per te fa rima con sport, alimentazione e giornate piene di amici con i quali creare azioni collettive per migliorare la sanità armandola di strumenti a favore dei pazienti che sono in lotta contro il demonio-tumore.  Quindi l'ennesimo ingrediente della cura, come ho appena scritto, è occuparsi anche degli altri anche se si è malati. Eh già perchè la malattia non deve confinarti nello spazio piccolo della disperazione egoistica; non bisogna farsi isolare, non bisogna morire in anticipo quando ancora si è in vita e la vita è ricca di volti, emozioni ed azioni. 

Oggi, caro Leo, che spegnerai 43 candeline per il tuo compleanno devi essere consapevole che hai dato al mondo intero una speranza di cura che non esisteva. Io sono un umile cronista di provincia ma ho l'ambizione di dargli un nome: è la Leotherapy (o in italiano la leoterapia) che si compone di collaborazione con i medici-sport-alimentazione-sorrivo-voglia di vivere-solidarietà-follia. Questo è il tuo regalo che fai al mondo. Ed è forse il senso della vita al di là se si è malati oppure sani come pesci. Auguri Leo. 

Ps: mio padre è morto di tumore il 5 giugno scorso a soli 67 anni. Anche lui è riuscito a resistere alla grande per 5 anni seguendo la tua cura. Infatti lui fino alla fine andava a raccogliere funghi, asparagi, frequentava gli amici e le passioni di sempre. Gli avevavano dato due mesi di vita. Lui ha vinto: al male ha strappato, senza dolore, 4 anni e otto mesi. La cura funziona. Consapevoli che l'immortalità non è di questo mondo. 

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