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Cronaca

INVIATO CITTADINO La Perugia mariana affolla la chiesa della Madonna delle Grazie. Niente profanazione, fu gesto inconsulto di un disadattato

Il vescovo Maffei ha ribadito che chi ha staccato il Cristo dal Crocifisso (per poi gettarlo in un cassonetto) non ha agito per mano di sette sataniche

La Perugia mariana affolla la chiesa della Madonna delle Grazie in Monterone. Niente riconsacrazione. Non fu atto di profanazione, ma gesto di un disadattato, dice il vescovo Ivan. Rimosse, dunque, le preoccupazioni e le ansie legate a presunte pulsioni demoniache che avrebbero indotto i satanisti a staccare il Cristo dal Crocifisso (per poi gettarlo in un cassonetto). A strappare le croci dalle corone al collo della Virgo Clemens o a spostare il massiccio basamento con la Madonna. Tutto lasciava presumere [INVIATO CITTADINO Furto a Santa Maria delle Grazie, i profanatori cercavano probabilmente le ostie consacrate (perugiatoday.it)] ciò che, in realtà, è semplicemente riconducibile a un atto inconsulto, messo in pratica da una persona bisognosa di aiuto.

“Ho parlato con lui”, dice il vescovo. “È un giovane con problemi di carattere psichiatrico. Ha detto di aver staccato il Cristo perché voleva liberarlo dal tormento della Croce”. Pare anche che siano a lui addebitabili gesti analoghi, attuati in precedenti occasioni. Poi, in privati colloqui, il vescovo elogia la professionalità degli inquirenti che sono stati in grado di sbrogliare l’intricata matassa. Le indagini sono comunque in corso. Dato che è impensabile, e impossibile, che quel giovane abbia fatto tutto da solo. Albergava al cimitero, ha portato lì la scala in alluminio per salire fino al Crocifisso. Ma non può aver trascinato da solo il peso enorme del basamento con la statua della Madonna. Operazione difficoltosa per i quattro Cavalieri che – come da noi raccontato nell’edizione dell’altroieri – l’hanno rimessa al posto trascinandola con forza [Santa Maria delle Grazie in Monterone. Grandi pulizie dopo la profanazione. In vista della
riconsacrazione di domani col vescovo Ivan Maffeis (perugiatoday.it)].

Ringraziamenti, per la loro presenza di affidabile servizio agli Equites Pauperum (Supernus Ordo Equester Templi Pauperes Commilitones Christi), alla Comunità Magnificat, al coro, al fido Gaspare, a quanti, in questa circostanza, si sono fattivamente adoperati per riportare la chiesa in condizioni dignitose.
Tranquillizzata l’assemblea, Ivan Maffeis ha effettuato una intensa celebrazione, impreziosita dal coro Magnificat, coordinato dalla bravissima Valentina Bettelli. Un’omelia improntata al perdono e all’accoglienza. Col Cristo che promette al Buon Ladrone un posto in paradiso. E qui la citazione colta, in riferimento al commento di Giovanni Crisostomo, raffinato esegeta, vescovo e teologo siriano, che nota, garbatamente, come il posto in cielo sia stato assicurato non a profeti e sacerdoti, ma a un semplice ladrone pentito. Un invito a celebrare questa ultima domenica dell’anno liturgico all’insegna del perdono. Anche, e soprattutto, a quanti “non sanno quello che fanno”.

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