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No Vax in piazza contro il "regime" di Draghi: "Quando saremo maggioranza pagheranno per i loro crimini". Le varie anime della delegazione

Hanno liberamente espresso la loro opinione in maniera pacifica. I Novax e No Green Pass hanno indossato la stella gialla e portato in bella vista le camice a righe da internati dei campi di concentramento, L'asse Cirignoni-Pasquinelli

C'è l'insegnante che si è fatta sospendere pur non di vaccinarsi. Niente stipendio a pochi anni dalla pensione. C'è l'operaio che "resiste" e definisce la mascherina il nuovo simbolo del regime che si sta creando in Italia. C'è la studentessa fuorisede che non può andare a lezione perchè non è vaccinata e non si vaccinerà. C'è la passionaria con il megafono che tiene stretta la costituzione e spiega quanti e come viene violata sistematicamente dal regime di Draghi. E definisce il green pass come la tessera fascista: "senza di questo non ti fanno lavorare, studiare e vivere liberamente". Ci sono di tutte l'età, generi, prevalentemente di sinistra-sinistra, ma non mancano anche volti noti di una destra profonda, fuori dagli schemi classici.

Due rapprentanti su tutti hanno fatto la differenza in piazza della Repubblica oggi dove ha manifestato una pattuglia di una sessantina di irriducibili  no vax e no green pass. Il primo è Moreno Pasquinelli, indiscusso e discusso leader degli anti-imperialisti che anni fa in Umbria organizzavano sul Subasio un "campo" internazionale al quale partecipavano da tutto il mondo. Anche leader latitanti di movimenti considerati territoristici nei loro paesi, in verità non grandi esempio di democrazia liberale. Moreno con la sua dialettica, coordina, arringa la folla e ribadisce che il green pass è un attentato al diritto di lavorare. Spara a zero sui sindacati, Cgil in testa, che hanno abbandonato quei lavoratori che dal 15 febbraio, per libertà e coerenza, perderanno lo stipendio perchè non vaccinati.

"Con pazienza e coerenza diventeremo maggioranza di questo Paese e cambieremo questo governo riportando il rispetto delle regole della Costituzione alla base di tutto": tuona un fiducioso Pasquinelli. L'altro leader arriva dall'Altotevere, è certamente l'ala destra, l'ex consigliere regionale della Lega, Gianluca Cirignoni. Non più leghista, non più a Palazzo Cesaroni, ma ora capo del Comitato Altotevere stop Green Pass: "Abbiamo raccolto oltre 110 firme in un giorno per presentare una denuncia contro il Governo per violazione dei diritti costituzionali del cittadino. Non ci fermiamo: arriverà il giorno che sarà ripristinata la legalità e allora chi oggi ha fatto tutto questo ne risponderà direttamente a partire dall'attuale Ministro degli Interni". Ci sono altri membri che snocciolano premi nobel, medici, luminari e scienziati che supportono il movimento e le loro teorie sul vaccino e il Covid. Altri che parlano dei grandi poteri forti che determinano economia e politica nei vari Paesi con processi non democratici. Ma va detto che c'è una profonda convinzione: il Covid è una malattia, esiste ed è in alcuni casi pericolosa. Ma non servono i vaccini, servono le cure a domicilio. Ma queste cure non sarebbe gradite dalle lobby che stanno ingrassando notevolmente con il biusiness della crisi da Covid.

Si tira in ballo la cura di Donno... affossata, a loro dire. Un medico morto suicida nel 2021 quando aveva preferito lasciare il reparto per tornare a fare la professione in mezzo alla gente come medico di famiglia. Su tutti vigilano pacificamente Digos e Carabinieri. Unico momento leggermente caldo quando passa una ragazza, si dice essere una farmacista che contesta la delegazione del Fronte Dissenso. Tutto rientrato con tanto di pacifico confronto che non ha fatto cambiare a nessuno dei due poli opposti.

Il tutto si chiude con la consegna del Libro di Primo Levi consegnati alla portineria di Palazzo Cesaroni da destinare al capo-gruppo del Pd, Simona Meloni, che ieri aveva chiesto alla Tesei di fare pressioni sul Prefetto per annullare la manifestazione. "Altra dimostrazione della presenza di un regime che vuole reprimere anche il dissenso pacifico". Questa è in sintesi la libera e legittima protesta del Fronte del Dissenso umbro. Il resto: le stelle gialle al petto e le camice a righe degli internati sono difficili da commentare non solo oggi che è il Giorno della Memoria, ma anche per tutto il resto dell'anno, Quei sei milioni di persone bruciate o morte di fame o di malattie nei campi di concentramento meritano preghiere e rispetto. Tutto qua. 

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