Delirio a Fontivegge, pesta poliziotto per darsi alla fuga: espulso in tempi record

Lunedì mattina (25 maggio), nel corso di un “pattuglione” a Fontivegge, zona calda di Perugia, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine notano “due brutte facce” a bordo di una BMW. Decidono di fermare il veicolo e controllare gli occupanti. Il passeggero esibisce una carta di identità albanese. Il volto non corrisponde esattamente a quello della foto del documento, così gli agenti provano a portarlo in questura. Il giovane apre la portiera e se la dà a gambe. Scatta l’inseguimento per tutto il quartiere. Alla fine un poliziotto riesce a raggiungerlo. Scatta la colluttazione.  Lo straniero lo strattona e lo colpisce più volte ma non riesce ad impedire l’ammanettamento e l’arresto.

In Questura si chiariscono le ragioni di quella fuga: è un clandestino, già noto alle forze di polizia, sottoposto all’obbligo di firma quotidiana in Questura in attesa del rimpatrio. Il documento è quello del fratello, regolarmente residente a Perugia, di quattro anni più giovane.
Arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per aver dichiarato una falsa identità.
Ieri mattina, mercoledì 27 maggio, è stato processato per direttissima, condannato e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per il rimpatrio.
Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, diretti dal Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca, nei due giorni a disposizione, hanno pianificato  tutto per il suo rimpatrio: un provvedimento di Espulsione, un appuntamento da Giudice di Pace per la convalida, un passaporto ed un biglietto aereo di sola andata per Tirana e tre agenti di scorta fino a Fiumicino. In serata era già in Albania.