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Cronaca

Fondi pubblici per l'affitto post sisma, ma non aveva i requisiti: deve restituire 20mila euro

Lite davanti al Tribunale amministrativo regionale dell'Umbria, ma la competenza è del giudice ordinario

Prima la concessione di oltre 20mila euro di contributi di autonoma sistemazione dopo il sisma, poi la revoca per mancanza dei requisiti. La lite finisce davanti al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria, ma i giudici dichiarano l’incompetenza e rimandano tutto al Tribunale civile.

Una cittadina, difesa dagli avvocati Salvatore Quintino Ferocino e Marco Mariani, ha portato davanti al Tar un Comune umbro per contestare la revoca del contributo di autonoma sistemazione e la diffida alla restituzione del contributo percepito, comprensivo degli interessi legali per 23.684,42 euro.

I giudici amministrativi, però, hanno ritenuto che la competenza del Tar si ha solo nel caso di contestazione delle procedure di indizione dei bandi di concessione dei fondi per l’autonoma sistemazione e che nel caso di revoca la competenza sarebbe del giudice ordinario.

Da qui la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo e possibilità di riproporre la questione al giudice ordinario.

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