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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Perugia, falso certificato di guarigione dal Covid: medico e paziente rinviati a giudizio

Il dottore avrebbe certificato la guarigione dietro esibizione dei risultati di un test negativo, ma per Nas e Procura si tratterebbe di documenti falsificati

Una paziente e un medico sono stati rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare di Perugia per la richiesta e il rilascio di un green pass falso.

I due, difesi dagli avvocati Vittorio Lombardo e Ubaldo Minelli, sono comparsi davanti al gup per rispondere dei reati di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico e di falsità ideologica tramite documento informatico pubblico avente efficacia probatoria.

Secondo la Procura di Perugia “su istigazione o comunque su richiesta” della paziente, il medico “convenzionato con la Usl Umbria 1 di Perugia”, avrebbe redatto “il certificato di guarigione dal Covid 19” della donna, una dipendente pubblica di un ente umbro, ma “attestando falsamente la guarigione dalle malattia”.

La paziente, secondo l’accusa, non avrebbe “mai contratto” il Covid e il dottore avrebbe inserito “la certificazione medesima nel Sts (Sistema tessera sanitaria) del Ministero dell’economia e delle finanze”.

Così facendo avrebbero ottenuto che “attraverso l’utilizzo dei dati da parte della Piattaforma nazionale Dgc”, si “generasse automaticamente a favore” della paziente “una non veritiera certificazione verde Covid 19 (cosiddetto green pass)”, in modo da risultare esente dall’obbligo di vaccinazione per gli over 50. La notizia è riportata dai quotidiani locali.

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