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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Perugia e provincia, da oggi blindate molte città dai sindaci: ordinanze a pioggia, dai parchi ai blocchi in montagna

Massima attenzione per i cittadini che intendono muoversi per i propri territori. Si rischia molto a livello penale e di multe

Per colpa di pochi, rispetto ai tanti rispettosi e quelli costretti a muoversi per andare a lavoro (e ne farebbero a meno), da stamattina una pioggia di ordinanze su Perugia e sul resto della provincia sono attive da questa mattina per far rispettare le norme anti-contagio. Un giro di vite, forte e mai accaduto prima di oggi, voluto da numerosi sindaci che, dopo denunce in serie e appelli caduti nel vuoto, hanno deciso di usare le maniere forti per la tutela della salute di tutti. Le ordinanze blindano ancora di più le città umbre dopo i dispositivi del Decreto #iorestoacasa del Governo Conte emanato la scorsa settimana.

Occhio a chi vuole fare sport - in solitaria e ad un metro di distanza dal resto del mondo - perchè il 90 per cento delle aree verdi in tutta la provincia di Perugia sono state chiuse. Si può portare fuori il proprio amico a quattro zampe ma esclusivamente per tragitti brevi e nelle vicinanze della propria abitazione. Molti cimiteri - informarsi prima di mettersi in movimento - sono stati chiusi. Controlli mirati anche agli sportelli bancari e postali: bisogna dimostrare, se fermati durante i controlli della Municipale, che bisogna effettuare importanti e inderogabili operazioni (prelievi per fare la spesa e sopravvivere) o pagamenti di scadenze non prorogate.

Ordinanze - non ovunque - dove si chiudono persino i distributori automatici per cibi e bevande presenti in città o nelle aree di servizio. Per quelli aperti è importante invece mantenere la distanza di un metro. Le tabaccherie e i giornalai, come ormai risaputo, restano aperti: moltissime le ordinanze dei sindaci che obbligano gli esercenti a tenere spente le macchine per il gioco e ovviamente le slot dove sono presenti. Idem per autolavaggi. Tutte le ordinanze dei sindaci concludono con questo monito: "La trasgressione comporta il penale; reclusione fino a tre mesi o ammenda di 206€ oltre alla segnalazione alla ASL con conseguente periodo di isolamento di 14 giorni per inottemperanza delle norme sul contenimento del contagio". Massima attenzione dunque.

Ma oltre alle ordinanze, dopo le segnalazioni delle forze dell'ordine, i sindaci di molte città dell'Umbria hanno bloccato strade e vie di accesso per raggiungere zone panoramiche o di montagne dove ci sarebbe stato un assembramento in questi giorni. 

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