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Cronaca

“Chi salverà Ponte San Giovanni?”: cresce il comitato anti-traffico e a favore del Nodo. "Opera fondamentale. Chiesto incontro a Romizi"

Il comitato si sta radicando e mettendo in moto una serie di alleanza territoriali per tutelare tutta l'area di Ponte San Giovanni che è al collasso a causa di un tratto di E45 e di un Raccordo non più sufficienti alla mole dei transiti

Si è riunito sabato scorso il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?”, nato per sostenere l’attenuazione della pressione del traffico nel quartiere di Ponte San Giovanni. I recenti fatti di cronaca hanno infatti prepotentemente riacceso i riflettori intorno alla questione del “Nodo “di Perugia, confermando l’insostenibilità dell’attuale situazione di congestione del traffico. Fausto Cocciari e Luigi Ercolani, i due portavoce del neocomitato, si sono confrontati con i presenti riguardo le iniziative da intraprendere, ottenendo, al termine della discussione, il via libera di tutti i presenti.

Esaminato lo stato delle proposte sul campo, si è ritenuto unanimemente che il percorso più convincente passi attraverso la realizzazione in una prima fase del “Nodino” - la variante Madonna del Piano-Corciano - seguita necessariamente dal completamento dell’intero “Nodo” di Perugia - la terza corsia lungo il tracciato già esistente tra Ponte San Giovanni e Collestrada e il raddoppio delle rampe da e per Ponte San Giovanni - che alleggerirebbe i flussi di traffico non solamente su Ponte San Giovanni, ma sull’intero tratto del raccordo autostradale che conduce a Bettolle. “È di fondamentale importanza” - scrive Luigi Ercolani, uno dei portavoce - non solo liberare il quartiere dalla morsa in cui si trova stretto, ma anche tutto il tracciato che costeggia Perugia, in particolare le gallerie, fino a Corciano. In queste infatti si verificano frequenti incidenti che ingorgano il traffico in maniera insormontabile. Per non parlare di quando sono oggetto di lavori di manutenzione. 

Solo grazie al “Nodo” nella sua interezza, volto ad assorbire tutto il traffico soprattutto pesante e non espressamente diretto a Perugia, si libererebbe la città e le sue adiacenze, da Collestrada fino a Corciano, dalla massa di traffico in eccesso che l’attuale sede stradale non è più in grado di sostenere”. Questa – è stato ribadito con forza – è la posizione del comitato che ha inoltre deciso di aprire un gruppo Facebook denominato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” al quale i cittadini sono invitati ad aderire per seguire via via il percorso che il comitato riterrà di intraprendere sulla base degli sviluppi futuri ma anche avere adesioni per dare maggiore forza alla causa.

Si è deciso anche di promuovere incontri con le Associazioni che operano nel quartiere per informarle della novità e per chiederne il sostegno a favore della vivibilità nel nostro quartiere. A tale scopo si chiederà anche di incontrare i rappresentanti politici eletti nel nostro territorio per sentirne i pareri e
auspicarne l’appoggio, nell’interesse dei cittadini che li hanno eletti a rappresentarli. “Per i prossimi giorni – continua Luigi Ercolani nel gruppo Facebook - abbiamo chiesto un incontro con il Sindaco Romizi, i capigruppo in Comune e i consiglieri comunali eletti nel nostro territorio, e ancora con l'Anas per avere notizie circa lo stato di avanzamento della progettazione del Nodo”.

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