Nella notte tra il 13 e il 14 maggio i carabinieri di Firenze, in prossimità della centralissima Piazza d’Azeglio, avevano arrestato 3 cittadini albanesi e 1 donna romena, colti in flagranza del reato di spaccio di droga e sorpresi in possesso di oltre 1 chilo di cocaina, già pronta per invadere il mercato dello stupefacente fiorentino, e di circa 30mila euro in contanti. Già solo quel chilogrammo di cocaina purissima avrebbe fruttato oltre 125mila euro, una volta consegnato agli spacciatori più piccoli.

Da qui è partita la caccia al fornitore principale. È stato così che, dopo 2 mesi di servizi di osservazione e pedinamento, con l’ausilio di mezzi tecnici, nella notte tra il primo e il 2 luglio, i carabinieri hanno arrestato un altro albanese, 40enne pregiudicato residente a Perugia, colto in flagranza del possesso di quasi 4 kg di cocaina altrettanto pura, che stava trasportando nella sua auto, pronta allo smercio. Quel quantitativo di droga gli avrebbe potuto fruttare almeno 500mila euro.

L’arresto è avvenuto a Perugia, dove l’albanese aveva la propria base logistica e dalla quale faceva spola per Firenze, per vendere i grossi quantitativi di cocaina ai maggiori spacciatori   (connazionali) della città, per l’Olanda, dove andava a rifornirsi dello stupefacente. L’uomo,  sorpreso in auto con 3 kg di coca, è stato immediatamente arrestato e, la successiva   perquisizione domiciliare condotta insieme ai Carabinieri di Perugia ed alle unità cinofile   dell’Arma, ha permesso di scovare, sotterrati in un fondo agricolo, un ulteriore chilogrammo   di cocaina, oltre ad alcune migliaia di euro in contanti. L’uomo è stato spedito nel carcere di Perugia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.