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Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Addio a Centovasche, "Grazie Perugia per averlo protetto e amato per 35 anni"

Ecco la lettera di ringraziamento alla città di Perugia per l’affetto dimostrato a “Centovasche” inviata dai nipoti di Mario Sepicacchi, Lorenzo e Nadia Antonini Sepicacchi. Pubblichiamo il testo integrale

Ecco la lettera di ringraziamento alla città di Perugia per l’affetto dimostrato a “Centovasche” inviata dai nipoti di Mario Sepicacchi, Lorenzo e Nadia Antonini Sepicacchi.
Pubblichiamo il testo integrale.

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“Abbiamo accompagnato Mario Sepicacchi  al Cimitero: i perugini lo chiamavano “Centovasche”.  La famiglia, con queste poche righe, vuole rendere omaggio alla città di Perugia, la nostra città.

Per 35 anni, tanto è durato il viaggio di Mario nelle “ vasche” di Corso Vannucci, la città lo ha accolto e protetto. Centinaia di giovani studenti lo hanno conosciuto, i commercianti del centro storico lo hanno accolto nei loro negozi ed esercizi, gli autisti degli autobus lo hanno aspettato , i vigili urbani e le forze dell’ordine  lo hanno con discrezione tutelato  e  Mario, senza mai  essere molestato o deriso o scacciato,  ha vissuto la sua città con la  mitezza che lo contraddistingueva.
Tutto questo è stato possibile per due fattori fondamentali che hanno caratterizzato ,e speriamo che sia sempre così, la qualità della vita a Perugia ed in Umbria: la solidarietà che produce inclusione e la qualità dei servizi psichiatrici umbri.
La sua famiglia lo ha amato ma nella sua strada ha trovato tante persone che gli hanno voluto bene e senza di loro la vita di Mario non sarebbe stata così dignitosa. Un grazie corale  ai medici e agli operatori dei servizi psichiatrici e delle cooperative che lavorano con loro, agli abitanti e commercianti del centro storico, ai medici e gli infermieri delle strutture che lo hanno avuto in cura negli ultimi difficili mesi della sua vita. Grazie a tutti coloro che hanno donato sangue per lui ed Infine un grazie ai suoi amici Giulio e Luca che lo hanno assistito amorevolmente e ai giornalisti che con parole lievi e gentili lo hanno voluto ricordare.
Un augurio: che questa nostra città non perda mai il senso del rispetto per il diverso e che continui ad essere la città civile e  splendida che vogliamo che sia”.

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