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Cronaca

Nel tempo del Covid-19: il primo maggio, l’atto di Affidamento dell’Italia a Maria. Il cardinale: "Nasce dal cuore della gente"

L'annuncio di Bassetti in qualità di presidente della Cei. La decima messa celebrata dal cardinale Bassetti a “porte chiuse”

Il Primo Maggio sarà "affidata" l'Italia, in piena emergenza sanitaria e con una crisi economica senza precedenti, al grande cuore e alla protezione della Madonna. L'annuncio porta la firma del cardinale Gualtiero Bassetti in qualità di Presidente della Cei, il parlamentino dei vescovi italiani.  "Nasce dal cuore della gente l’idea di affidare l’Italia alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza": ha spiegato Bassetti attraverso un video-messaggio da piazza IV Novembre di Perugia, davanti all’Arcivescovado, l’Atto di affidamento del Paese a Maria.

 I vertici della Chiesa italiana si raccoglieranno idealmente in preghiera il primo maggio, alle ore 21, dalla basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, nella Diocesi di Cremona (provincia di Bergamo). E’ un santuario mariano di una delle zone-simbolo dell’epidemia che fino ad oggi ha causato in Italia più di 26mila morti. Il video-messaggio di annuncio del cardinale Bassetti, a cura dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, è visionabile all’indirizzo internet: https://chiciseparera.chiesacattolica.it/card-bassetti-latto-di-affidamento-a-maria-nasce-dal-cuore-della-gente/.

Il popolo cristiano spinge i pastori. «I pastori hanno il compito di guidare il loro gregge, il popolo cristiano – evidenzia il presidente della Cei –, ma spesso è il popolo cristiano che spinge i pastori, come è avvenuto in questo caso.  Ho ricevuto più di trecento lettere piene di amore e di devozione nei confronti della Vergine Maria» in cui, racconta il cardinale Bassetti, si chiede «perché non dedicare al Cuore Immacolato di Maria la nostra nazione, le persone che soffrono per questa epidemia, tutti coloro che lavorano negli ospedali e che devono occuparsi del loro prossimo».

Dieci messe pro populo. Nel frattempo l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, domenica 26 aprile, alle ore 10, celebrerà per la decima volta, dall’inizio dell’emergenza, la S. Messa festiva a “porte chiuse”, pro populo, trasmessa dalla cattedrale perugina in diretta da Umbria Tv, Umbria Radio InBlu e sui social media ecclesiali (vedi locandina allegata), nell’attesa, come sottolinea il cardinale Bassetti rivolgendo un «appello alle Istituzioni perché al più presto il popolo cristiano sia riammesso alla celebrazione dell’Eucarestia». Il presule auspica che «la gente possa avere la consolazione dei funerali in chiesa», come anche possano «essere dati gli altri sacramenti sempre nel rispetto delle norme sulla sicurezza che sono necessarie».

Le precedenti nove celebrazioni eucaristiche presiedute dal cardinale Bassetti (incluse quelle del Triduo pasquale), a partire da domenica 15 marzo, sono state sempre trasmesse in diretta e annunciate ai fedeli attraverso articoli e messaggi sui social media.
 

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