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Cronaca

Concerto Rai di Capodanno a Perugia, il Pd vota contro, centrodestra conferma: "Vetrina imperdibile per il turismo e Università"

Lo scontro politico si è riacceso nel giorno del consiglio comunale per la variazione urgente al Bilancio di Previsione 2022-2024 per finanziare e pagare in parte l'evento Rai inserito nella trasmissione “L’anno che verrà”

Ad un mese e qualche giorno dal grande classico Rai, il Concerto di Capodanno, fortemente voluto dalla Regione e dal Comune a Perugia, in Piazza IV Novembre, una festa che si annuncia con il tutto esaurito visto la fine della restrizione anti-Covid, il Partito Democratico dai banchi dell'opposizione non solo continua ad esprimere perplessità su costi e ritorno di immagine, ma ha chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale di ripensarci e di fare un passo indietro preannunciando ovviamente un voto contrario sulla pratica. Ancora una volta Perugia, o sarebbe meglio dire la politica perugina, riesce a dividersi per un evento nazionale, sul principale canale televisivo del Paese, che nell'anno passato - sempre in Umbria ma a Terni - ha totalizzato qualcosa  oltre 6,5 milioni con share del 33%. Una vetrina seconda solo alla Nazionale di calcio, il festival e Don Matteo. Insomma quello che si chiama, senza se e ma, un super-evento che esalterà le bellezze di Perugia e di tutta l'Umbria. Basti pensare quello che ha prodotto in termini di turismo Don Matteo prima a Gubbio e poi a Spoleto come testimoniano i dati ufficiali a fronte di investimento locale valutato in 200mila euro. 

Lo scontro politico si è riacceso nel giorno del consiglio comunale per la variazione urgente al Bilancio di Previsione 2022-2024 per finanziare e pagare in parte l'evento Rai inserito nella trasmissione “L’anno che verrà”: la variazione è per un importo di 385mila euro, di cui 180mila con contributo regionale. Il capogruppo Sarah Bistocchi, annunciato un voto contro alla modifica di bilancio, ha chiesto di cancellare il concerto a Perugia per due motivi: "il budget di 385mila euro, oltre alle ulteriori voci indirette ed ai possibili costi aggiuntivi, è una cifra esorbitante, mai vista prima e soprattutto mai utilizzata per finanziare eventi di rilievo internazionale come Umbria Jazz ed il festival del giornalismo" il secondo motivo, la chiusura della Sala dei Notari che sarà messa disposizione di ospiti, cantanti, operatori Rai. C'è chi come il capogruppo dei civici di sinistra, Fabrizio Croce, rimpiange i vecchi concerti organizzati in casa, considerati alla stregua di quello Rai, ma con costi più bassi: "L’esborso, inoltre, è già importante ma non è completo perché vi sono da considerare costi indiretti che graveranno sulle casse comunali e perché vi è il rischio di un aumento dei costi come avvenuto lo scorso anno nell’edizione svoltasi a Terni. Nel merito: è vero che l’investimento può essere giustificato da un ritorno di immagine e le maestranze Rai pernotteranno e mangeranno in città, tuttavia Perugia è città pilota nell’organizzare il capodanno in piazza e lo ha sempre fatto con stile e capacità richiamando tantissime persone nell’acropoli". Il finale di Croce è incentrato su una singolare accusa all'amministrazione Romizi a riguardo di un evento popolare: la Giunta sembra voler assecondare un esibizionismo muscolare della regione Umbria". 

Il gruppo dei 5 Stelle si accoda al Pd e ai civici e chiede un passo indietro perchè le risorse pubbliche devono essere utilizzate per per le persone che sono in difficoltà economica. Non si capisce se questo vale solo per questo evento o anche per gli altri eventi perugini come Umbria Jazz o altri che hanno comunque finanziamenti minori. La grillina Francesca Tizi chiede almeno di evitare la chiusura della Sala dei Notari sotto le feste. All'opposizione ma con toni moderati e più realismo sull'impatto turistico la posizione di Emanuela Mori che ha deciso di astenersi: "riconosco che l’iniziativa può avere un impatto favorevole per la città ma la spesa è decisamente alta in questo momento difficile post-covid". 

Alle opposizioni ha risposto l'assessore Bertinelli ribadendo l'opportunità dell'investimento per cancellare il post-Covid: "Perugia, come tutte le altre città, viene da alcuni anni molto difficili, addirittura straordinari. Per questo, a fronte di situazioni straordinarie, occorre rispondere con misure eccezionali che mettano la città al centro del contesto nazionale ed internazionale". 

Unito il centrodestra che con il voto favorevole ha confermato l'evento di fine anno. Per la consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) è "da accogliere con orgoglio che la città di Perugia si appresti ad ospitare il capodanno Rai, evento che dà certezza di risultati dal punto di vista economico e turistico non solo il giorno dell’evento ma anche per i periodi successivi. Si tratta infatti di un evento in mondovisione che porterà il nome di Perugia in giro per l’Italia e in tanti paesi stranieri". Occasioni imperdibile, dati auditel alla mano, per il capogruppo FdI Michele Nannarone: "Un investimento importante che avrà sia riscontri immediati (maestranze) che risultati indiretti di natura ben più importante con promozione del territorio anche nel medio e lungo termine Dati auditel: nel 2018-2019 5 milioni di spettatori, nel 2019-2020 5 milioni, nel 2020-2021 oltre 8 milioni, lo scorso anno oltre 6,5 milioni con share del 33%".

Dai banchi di Forza Italia pieno appoggio e investimento da 200mila considerato proporzionato per l'evento e che porterà ricchezza alla città: "L’investimento di 200mila euro da parte del Comune - ha affermato il capogruppo Giacomo Cagnoli - avrà un grande impatto sull’economia del centro storico e della città in generale visto che nell’immediato molti lavoratori della Rai pernotteranno e mangeranno nelle strutture dell’acropoli, ma in prospettiva futura la promozione turistica del Capoluogo sarà eccezionale. Sarebbe dunque folle accogliere, come chiesto dall’opposizione, la proposta di ripensamento inaccettabile da parte degli esercenti".

Via libera anche dai civici di centrodestra, ovvero, dal capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli - "avrà ricadute indiscutibili per la città e la stessa Amministrazione sia nell’immediato che nel medio termine" - e dal capogruppo Tppu Francesca Renda:" l’evento rappresenta un modo per ripartire e lanciare un segnale concreto in favore delle attività, ma anche un investimento verso una forma di promozione della città  del territorio. La città di Perugia diverrà nella notte di Capodanno protagonista del più importante programma della rai dell’anno: quella intrapresa è quindi la strada giusta".

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