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Cronaca

Quando il cacciatore, durante una battuta, salva la vita ad un piccolo "Bambi" ferito

Una bella storia arriva dalle colline che dividono Perugia da Gubbio. Una battuta di caccia al cinghiale che invece finisce in una gara di solidarietà per portare in salvo un piccolo capriolo di un anno di vita. Ecco la storia

Prima lo ha salvato dalla corrente del torrente La Resina e poi dai lupi e o da altri predatori che avrebbe banchettato con lui se non fosse stato affidato alle cure del centro di recupero di Torre Certalda per guarire quella frattura alla zampetta. Una storia a liete fine che ha per protagonista un cucciolo di capriolo e anche un gruppo di cacciatori  - la squadra cinghialista “Le Tigri e Ferro di Cavallo” - che si trovava ad effettuare una battuta di caccia tra Perugia e Gubbio, precisamente tra Santa Cristina e Coltavolino.

Il capriolo, di circa un anno, si è avvicinato a uno dei cacciatori appostati e con tanto di fucile in mano per catturare qualche cinghiale. Nell'avanzare, però, a causa dell'andatura malferma la bestiola è scivolata nel torrente. Il cacciatore non ci ha pensato due volte: ha abbandonato la postazione ed ha soccorso il cucciolo tirandolo via dalle acque mettendolo in salvo. L'uomo ha quindi asciugato la bestiola con una coperta. 

cacciatori salvano piccolo di capriolo durante battuta di caccia al cinghiale

“All'inizio aveva il cuore che gli batteva a mille – ha poi raccontato il cacciatore – ma poi piano piano si è rilassato ed ho potuto asciugarlo per benino”.  Un animale particolarmente mansueto che dopo essersi allontanato di una decina di metri è poi tornato accanto al suo salvatore che nel frattempo aveva ripreso la propria postazione per la battuta al cinghiale. 

Il cucciolo di cerbiatto salvato al Pronto Soccorso

A braccata finita i cacciatori si sono radunati e, inteneriti dall'indifeso animale non se la sono sentita di abbandonarlo al suo destino. Lo hanno quindi caricato su una jeep e hanno allertato il Corpo Forestale dello Stato che a sua volta ha interessato gli operatori provinciali del Centro di recupero e ripopolamento di Torre Certalta dove il giovane ungulato è stato portato. 

Ora il capriolo è in buona salute e si trova in compagnia di alcuni altri cuccioli della sua specie già recuperati dopo alcune ferite subite. Presto sarà loro messo a disposizione un ampio spazio per poter vivere all'aria aperta in un luogo recintato e protetto. 

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