Bus di notte per una città sempre in movimento? "Cari studenti non ci sono i soldi..."

Niente da fare per il progetto di Mobilità Notturna. La proposta del consigliere PD Tommaso Bori, che prevedeva il miglioramento dei collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, è stata respinta dalla commissione Urbanistica del Comune di Perugia con 7 astensioni, 5 voti a favore (Partito Democratico e del M5S) e 1 contrario.

Mancano i soldi – La motivazione è semplice: i soldi per garantire un tale servizio non ci sono. A confermarlo è il direttore dell’Unità operativa mobilità e infrastrutture del comune, l’ingegner Leonardo Naldini, che ha spiegato come “negli anni 90 la mobilità notturna era fortemente presente, dal momento che le linee normali avevano orari lunghi, che andavano oltre la mezzanotte, per cui non si poneva la necessità di linee speciali”. Ma i tempi sono cambiati: “Il costo del trasporto pubblico si è fatto sempre più ingovernabile per il Comune per cui si è reso necessario eliminare tutti quei collegamenti di secondaria priorità (notturni, ma anche festivi ad esempio), allo scopo di tenere in piedi al meglio i servizi quotidiani feriali diurni”.

La proposta – Il progetto respinto in commissione era partito dalla Sinistra studentesca che era intervenuta nel dibattito attraverso Dario Sattarinia: l’idea dell’associazione, supportata dal consigliere Bori, era quella di attivare una navetta circolare che collegasse fino alle 2 di notte i maggiori centri di interesse cittadini e universitari, in modo tale da avvantaggiare non solo la comunità studentesca, ma tutta la collettività. La bontà dell’iniziativa si è però scontrata con la necessità di far quadrare i conti e, almeno per il momento, rimarrà solo sulla carta.