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Cronaca

Licenzia il suo dipendente 22enne e gli ruba parte del Tfr: arrestato estorsore, è già libero

Il 55enne gli ha preso mille euro e se li è versati sul conto della ditta, beccato in flagranza dai carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Perugia (NIL) e quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, hanno arrestato in flagranza di estorsione B.M. 55enne commerciante, con residenza e attività nella zona industriale di Corciano, ai danni del proprio dipendente M.A. 22enne di Perugia.

L’arresto è avvenuto all’interno di un istituto di credito della periferia perugina dove il commerciante si era recato insieme al giovane lavoratore per negoziare l’assegno del trattamento di fine rapporto. Il commerciante, dopo aver fatto firmare il giovane per quietanza, ha trattenuto una quota della somma, versandola subito nel conto bancario dell’azienda.

I militari, appostati all’interno della banca, hanno assistito all’intera scena. Così, dopo aver effettuato degli accertamenti, hanno arrestato il 55enne e sequestrato l’assegno, i documenti dell’operazione e il contro corrente dell’azienda.

“Degli oltre 4mila euro spettanti al 22enne – scrivono i carabinieri -  era stata trattenuta indebitamente una buona parte di essa, ammontante ad oltre 1000 euro”.

La denuncia – Tutto ha avuto origine con la denuncia sporta dal lavoratore presso il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Perugia, a cui si era rivolto dopo le minacce del datore di lavoro che, proseguono i militari, “dopo le sue rimostranze per la mancata fruizione dei riposi settimanale e delle ore di straordinario mai retribuite, per tutta risposta lo aveva licenziato su due piedi. Ma non contento di questo lo stesso datore di lavoro lo aveva indotto a seguirlo in banca per riscuotere l’assegno delle sue spettanze di fine rapporto e di riconsegnargli 1000 euro in contanti, con la minaccia che altrimenti non gli avrebbe dato alcunché, prospettandogli quindi un lungo contenzioso, insostenibile per il lavoratore”.

Il giovane, in precarie condizioni economiche poiché disoccupato e già con due bambine a carico, aveva finto inizialmente di cedere alle minacce del suo titolare, rivolgendosi invece ai Carabinieri del NIL di Perugia rappresentando i fatti e chiedendo la tutela dei propri diritti. I militari del Nucleo, dopo gli accertamenti sulla ditta, risultata peraltro intestata alla madre 90enne dell’uomo, ma di fatto gestita “in toto” dal 55enne, si sono affiancati a quelli della Speciale Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura Perugina per le successive operazioni di pedinamento e cattura dell’estorsore che, nel corso degli accertamenti, è risultato inoltre essere gravato anche da altri precedenti penali.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria residenza a disposizione dell’Autorità giudiziaria, la quale nei giorni seguenti ha convalidato l’arresto e, in assenza di esigenze cautelari, lo ha rimesso in libertà.

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