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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Perugia, accesso abusivo alla banca dati Inps e minacce di morte ai pensionati: impiegato sotto processo

Le lettere sarebbero state spedite ad una ventina di persone. L'ente previdenziale e una vittima si sono costituite parte civile

Entra nella banca dati dell’Inps per appropriarsi dei nominativi di alcuni iscritti per poi usarli in maniera fraudolento, ma viene scoperto e denunciato.

Un uomo di 61 anni, dipendente dell’Inps, si trova sotto processo per accesso abusivo ad un “sistema informatico di pubblico interesse in quanto strumentale alla gestione del sistema pensionistico”.

La Procura di Perugia contesa all’imputato anche “l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso della qualità di operatore del sistema”.

Secondo l’accusa l’uomo, difeso dall’avvocato Franco Libori, tra il gennaio e il maggio 2017, avrebbe estrapolato venti i nominativi “utilizzando le proprie credenziali, quale pubblico impiegato di concetto in servizio presso la sede regionale Inps, con mansioni inerenti al gruppo risorse strumentali” attraverso l’utilizzo illecito del “sistema informatico protetto da misure di sicurezza, accedendo senza diritto a dati e informazioni riservati, contenuti nella banca dati e relativi ad un rilevante numero di persone iscritte, alcune delle quali rese poi destinatarie di lettere anonime dal contenuto altamente offensivo e intimidatorio, comprensivo di esplicite o larvate minacce di morte”.

Oggi si è tenuta la prima udienza dibattimentale nel corso della quale l’Inps e una delle destinatarie delle missive, assistita dall’avvocato Saschia Soli, si sono costituite parte civile.

L’imputato ha sempre negato qualsiasi addebito e il suo legale ha sempre respinto l’ipotesi che sia stato lui a spedire le missive.

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