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Cronaca

Via Annibale Vecchi, Quel colossale pino di Aleppo preoccupa il Comune che manda i verificatori

Via Annibale Vecchi. Quel colossale pino di Aleppo preoccupa il Comune che manda i verificatori. Lunedì l’ispezione. Lo avevamo segnalato come un’emergenza in ben due servizi [INVIATO CITTADINO Il villino del Papavero è insidiato da due piante colossali (perugiatoday.it) e ancora [Liberty all’Elce. Il villino Cirenei (per i perugini ‘Villa del pelo’) e quell’enorme pino che incombe. Preoccupazione non immotivata (perugiatoday.it)] come situazione che 2 I ferri della La recinzione tagliati per impedire che penetrino nel tronco-2costituisce una, non remota, situazione di pericolo. Su queste colonne avevamo anche prodotto un documento sottoscritto dagli allora amministratori e funzionari del Comune che dichiaravano di farsi carico [“con atto di G(iunta) C(omunale) n°1015 del 24/3/94 è stato deliberato da parte di questa Amministrazione di assumere in carico… la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’albero in oggetto”]. Con lo stesso documento dichiaravano (con dubbia legittimità!) di sollevare da ogni responsabilità i proprietari della pianta [“sollevando… da responsabilità in merito a danni che dovessero verificarsi anche nei confronti di terzi, nel caso di caduta del pino o di parti di esso…”]. Un’abnormità giuridica. A detta di persone competenti da noi interpellate. Roba da denuncia, ci ha detto chi sa di diritto.

Ci si chiede: come si può sollevare da responsabilità, civili e penali, un privato nella (ragionevole ed esplicitata) previsione che possa accadere qualcosa di grave e irreparabile a danno di un terzo? Considerando che i danni a persone e cose derivano da qualcosa di sua proprietà? Gli amministratori e i responsabili odierni, che devono evidentemente avere la testa sulle spalle, hanno immediatamente contattato i proprietari del Villino del Papavero sulla testa dei quali pende questa spada di Damocle.

Dice qualcuno: cosa importa agli attuali amministratori di eventuali errori compiuti dai loro predecessori di quasi un trentennio fa? Importa, e come! La continuità amministrativa comporta che le responsabilità si trasmettano e, se un atto è illegittimo o invalido, chi viene dopo deve porvi rimedio. L’appuntamento è, dunque, per lunedì mattina alle 10:00. Daremo conto degli esiti. C’è comunque da presumere che verrà trovata una soluzione ragionevole. Che rimuova le preoccupazioni. Mettendo in sicurezza e tranquillità. D’altronde, anche un occhio non allenato individua facilmente le criticità. Riconducibili, in primis, alla forte inclinazione della pianta verso il villino liberty che la fronteggia, sul lato opposto della
strada.

1 Il Pino di Aleppo fortemente inclinato, visto dal cancello del Villino del Papavero-2Inoltre, lo stato del marciapiede e della carreggiata che fiancheggia la pianta mostra segni di forte sollevamento. A riprova della circostanza che le radici fungono da cric e spingono verso l’alto. Altra contingenza verificabile è il muretto di quella proprietà, letteralmente sfasciato dalla forza di quelle radici che spingono verso la superficie.

Una terza prova della forte inclinazione è costituita dal fatto che sono stati tagliati i ferri della recinzione per evitare che penetrassero all’interno del fusto, in progressiva, inarrestabile inclinazione.

Insomma: si attende con impazienza il responso dei tecnici che lunedì mattina accerteranno lo stato di salute di quella pianta. Prendendo anche in esame la possibilità che lo spostamento del baricentro della pianta verso la pubblica via possa determinarne la caduta.

Un’ultima constatazione legata ai mutamenti climatici. Da quasi un trentennio ad oggi (il documento risale al 1994!), le condizioni climatiche sono sensibilmente cambiate. Eventi improvvisi, venti impetuosi e sconvolgimenti atmosferici sono in grado di determinare condizioni estreme. Mettendo in campo forze inimmaginabili fino a qualche anno fa. Sembra circostanza non secondaria, di cui il buon senso induce a tenere conto.

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