rotate-mobile
Cronaca

Permesso premio per il funerale del nonno al detenuto per mafia, ma non deve incontrare parenti e "amici" del clan

La Corte d'appello di Perugia accoglie il ricorso del recluso al 41 bis per andare a rendere omaggio sulla tomba, ma a certe condizioni

Il detenuto per motivi di mafia ha diritto alla visita sulla tomba del nonno, purché non abbia contatti con parenti e sodali del clan.

La Corte d’appello di Perugia ha accolto il ricorso di un detenuto, sottoposto al regime del 41 bis, contro la decisione del Magistrato di Sorveglianza che aveva rigettato l’istanza di permesso legata a “un evento eccezionale, di particolare gravità, correlato alla vita familiare dell’interessato”.

Il Tribunale di Sorveglianza aveva negato il permesso al detenuto che “chiedeva di poter recarsi presso la tomba del nonno deceduto al fine di rendere omaggio alla sepoltura dello stretto congiunto”. Per il magistrato “l’attuale pericolosità sociale del detenuto esponente di spicco di un clan” portava “a non escludere la sussistenza di collegamento sul territorio con la criminalità organizzata, con il concreto rischio che la possibilità offertagli di ritornare nei luoghi di origine poteva portare a riallacciare nuovi collegamenti con l’associazione criminosa di riferimento”.

La Corte d’appello di Perugia “ha rilevato al contrario che l’evento morte del prossimo congiunto del detenuto fosse un evento eccezionale tale da determinare la possibilità per il reclamante di fare visita sulla tomba del familiare” purché non incontri o abbia contatti con “i familiari al fine di impedire ogni collegamento con l’ambiente di origine”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Permesso premio per il funerale del nonno al detenuto per mafia, ma non deve incontrare parenti e "amici" del clan

PerugiaToday è in caricamento