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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Studentessa russa "fuori corso" senza permesso di soggiorno, il Tar dell'Umbria blocca il rimpatrio

Secondo i giudici amministrativi oltre a un esame sostenuto, ma non ancora registrato, la situazione internazionale le impedirebbe di tornare a completare gli studi

Rigettata la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno della studentessa russa, ma il Tar blocca il rimpatrio per motivi umanitari.

La studentessa, difesa dall’avvocato Riccardo Lutrario, si è vista negare il rinnovo del permesso di soggiorno, ottenuto per motivi di studio, per non aver sostenuto il numero minimo di esami.

La Questura della Provincia di Perugia, quindi, le ha notificato il diniego, “intimando all’odierna ricorrente il rimpatrio presso il suo Paese d’origine entro e non oltre 15 giorni decorrenti dalla predetta notificazione”.

Secondo i giudici amministrativi appare “puramente formalistica la rilevata assenza in capo alla ricorrente di una delle due verifiche di profitto, da superare in ognuno degli anni successivi al primo, necessarie ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio”, in quanto “l’Ateneo di appartenenza ha consentito alla predetta di sostenere e superare l’esame di ‘lingua russa II’, pur senza il rispetto del vincolo della propedeuticità, sì da rendere irrilevante l’opposta non registrabilità di detto esame nel certificato universitario fino al superamento di altri specifici esami”.

Un eventuale rimpatrio, quindi, costituirebbe un grave danno anche perché “nel Paese di origine ... risultano attualmente in vigore significative limitazioni all’espatrio dei propri cittadini”.

Ne consegue l’accoglimento dell’istanza cautelare che sospende il rimpatrio fino alla discussione del caso a luglio.

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