Gli "soffiano" il posto alle slot machine e danneggia le auto dei titolari della sala giochi: condannato
L'uomo riteneva di aver subito un torto e se l'era presa con il proprietario del locale con non aveva preso le sue difese
Quattro mesi di reclusione per danneggiamento di tre autovetture parcheggiate di fronte a un esercizio commerciale a Ponte San Giovanni.
È la condanna inflitta dal giudice del Tribunale di Perugia a un marocchino di 37 anni, difeso dall’avvocato Gaetano Figoli. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 6 mesi. La difesa ha già preannunciato appello contro la sentenza.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe rigato la fiancata destra di un Pajero, con un punteruolo avrebbe rigato e forato le portiere di un’altra jeep Mitsubishi e “causato rigature lungo la fiancata destra e sul portellone posteriore” di una Hunday di proprietà del titolare dell’esercizio commerciale.
L’episodio delittuoso è avvenuto il 22 gennaio del 2020 e l’uomo sarebbe stato visto da alcuni passanti mentre “danneggiava le autovettura parcheggiate all’interno del piazzale sito a Perugia in via Adriatica … nei pressi dell’esercizio commerciale … e dunque esposta per necessità e consuetudine alla pubblica fede”..
Nel corso dell’udienza sono state sentite le persone offese, le quali hanno affermato che l’imputato era all’interno del locale, intento a giocare alle slot machine. Ad un certo punto poggiava una lattina sul macchinario, per segnalare che era occupato, e usciva a fumare una sigaretta.
Entrava in sala una ragazza cinese che si metteva a giocare proprio con la slot machine lasciata libera dall’imputato. Il quale rientrando e vedendo la postazione occupata, iniziava ad urlare e minacciare prima la ragazza e poi il titolare del locale. Per quasi un’ora non faceva altro che entrare e uscire dalla sala insultando e minacciando, nonostante gli inviti a uscire e non tornare.
A quel punto il proprietario sentiva dei rumori provenire dal parcheggio e, uscito per controllare, non vedeva nessuno, ma trovava le auto danneggiate. Il giorno dopo alcuni avventori del locale riferivano di aver visto l’imputato danneggiare le vetture e scattava la denuncia.
