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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Errore nei calcoli della pensione di reversibilità, anziana deve restituire 30mila euro all'Inps

Ricorso alla Corte dei conti che rileva la tardività della richiesta dell'ente pensionistico

L’Inps le toglie la pensione di reversibilità e chiede indietro oltre 30mila euro, ma la pensionata si rivolge alla Corte dei conti e vince.

La donna, assistita dall’avvocato Monica Raichini, si è rivolta ai giudici contabili, con funzione pensionistica, per contestare “l’illegittimità del provvedimento con il quale l’Inps ha provveduto a disporre il recupero della somma di € 33.194,19 sulla pensione di reversibilità” per “il superamento dei limiti reddituali da cui discende il recupero”. Secondo l’Inps la signora non avrebbe dichiarato tutti i redditi.

Per la ricorrente e per i giudici contabili “risulta provata la trasmissione dei redditi relativi all’anno 2016 con l’invio del modello 730, regolarmente trasmesso all’Agenzia delle entrate nell’anno successivo”. Documenti che l’Inps non ha mai contestato, salvo ripensarci due anni dopo e chiedere indietro quanto versato. Azione che sarebbe “tardiva” per i giudici, tanto da annullare l’azione di recupero e imporre all’ente previdenziale di “restituire quanto trattenuto finora, corrispondendo, all’interessata, gli interessi legali sulle somme medesime maturati dalla data della domanda giudiziale al soddisfo”. Con tanto di condanna al pagamento delle spese processuali.

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