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Cronaca

Illegittima la pensione di guerra, la Corte dei conti: "Dovevate fare i controlli prima, impossibile richiedere indietro le somme"

Per i giudici contabili il recupero di quanto versato può essere chiesto solo in caso di dolo

Percepisce illegittimamente il trattamento pensionistico privilegiato di riversibilità di guerra, ma la Corte dei conti blocca il recupero delle somme da parte dell’ente previdenziale: “Avete fatto male i controlli”.

Il ricorrente, assistito dall’avvocato Alessandro Graziani, si è rivolto ai giudici contabili contro le determinazioni dell’ente previdenziale che ha disposto “la revoca del trattamento, accertando un credito erariale di 37.244,33 euro, in ragione della percezione da parte dell’interessato di redditi superiori” ai limiti di legge.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si è costituito nel giudizio rilevando che l’indebito accertato è dovuto al mancato rispetto dell’obbligo informativo a carico dei titolari di pensione di guerra in ordine alla propria situazione reddituale ... e, in particolare, la natura dolosa, in termini di dolo omissivo, del mancato assolvimento dell’obbligo di comunicazione”.

I giudici della Corte dei conti, però, hanno ribadito che “il recupero di quanto indebitamente riscosso a titolo di pensione di guerra ed assegni accessori è ammesso, dunque, solo nel caso in cui l’indebito sia imputabile a comportamento doloso del pensionato, mentre negli altri casi non si procede al recupero delle somme già percepite”, ritenendo che in questo caso non vi sia stato dolo, accogliendo il ricorso dell’uomo che non dovrà restituire le somme percepite.

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