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Cronaca

Gli orchi del web a caccia di bambini, scoperti video pedopornografici: coinvolto un umbro

Denunciate 30 persone tra Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia

Video hard con minori coinvolti,  abusi e violenze su bambini: uno scenario agghiacciante, quello scoperto dalla Polizia Postale della Toscana, che ha portato al sequestro di circa 10mila video in alcune regioni d'Italia. Trenta le persone denunciate tra Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia. Cinque gli arrestati dalla polizia ad Arezzo, a Roma, Ferrara, Venezia e Milano. 

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Come riporta FirenzeToday, attraverso falsi profili e con parole chiave, le persone coinvolte riuscivano così a scambiarsi i materiali pedopornografici servendosi di programmi di condivisione file. Le indagini partirono alla fine dell'anno scorso, dopo che un cittadino toscano segnalò e denunciò di aver scaricato un file pedopornografico al posto di un file musicale. Coinvolte anche 120 persone tra Europa, Stati Uniti e America Latina.

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Le persone dedite allo scambio dei materiali pedopornografici, appartengono ad ogni strato sociale e culturale: dal pensionato al disoccupato, fino al professionista.

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