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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

L'oro cinese, prove di gemellaggio con Jinchang: città dell'industria militare e del nucleare

Il sogno cinese (per l'economia) è ormai la grande via per uscire dalla crisi. Ed ecco che il patto d'amicizia (che precede il gemellaggio) tra Perugia e Jinchang è stato ben salutato. Ma la città cinese non è in linea con Capitini e con le battaglie sull'ambiente

Se una volta c'era il sogno "americano" per lavoratori e imprese in cerca di vendere all'estero i prodotti, ora è partita la corsa al sogno cinese, nuova super-potenza ricchissima. Un parametro che fa dimenticare qualche problema di democrazia (intesa in senso tradizionale) e la questione di alcuni territorio annessi non proprio con il consenso della popolazione (vedi il Tibet la cui bandiera è esposta in Regione). Il nuovo gemellaggio che Perugia si appresta a firmare è quello con la città di Jinchang nella contea di Yongchang. Per adesso sono state messe le basi per un patto d'amicizia che precederà l'accordo di fratellanza (e anche soprattutto di scambi economici) con tanto di delegazione cinese accolta dal vice-sindaco Nilo Arcudi e dall'ex candidato a sindaco per il centrodestra Giuseppe Sbrenna. 

Per il Comune di Perugia c'è una similitudine tra le due città: “ ricche di bellezze naturali e architettoniche, attente alla salvaguardia del proprio patrimonio storico e culturale ma con grande attenzione all’innovazione e agli investimenti futuri”. Certamente la città di Jinchang e la sua contea sono bellissime e in forte espansione economiche. Si narra anche che qui una legione romana riuscì prima di Marco Polo a creare un insediamento scoprendo quella che sarebbe stata chiamata la via della Seta. Ma le similitudine con Perugia sono poche e rischiano di creare un caso nel centrosinistra di casa nostra. 

Eh già perchè la futura città gemellata, secondo Wikipedia, mal si concilia almeno con lo spirito pacifista del sempre citato perugino Capitini e con la lotta al nucleare sempre sbandierata dai nostri amministratori che sono stati in prima linea sui referendum per bloccare il ritorno al nucleare in Italia. Leggete qua: "Jinchang è una città della provincia di Gansu, nell'Ovest della Cina, sede dell'omonima prefettura di Jinchang. È situata nella parte più orientale della provincia e conta 150.765 abitanti [1]. Jinchang è sede di alcuni laboratori di ricerca militare e di industrie legate al nucleare". 

Intanto però la visita dei cinesi ha prodotto i primi effetti economici: l’Amministrazione comunale ha ricevuto un invito formale per partecipare ad un importante festival internazionale della cultura che si svolgerà in Cina il 14 e il 15 di agosto, più una borsa di studio della durata di due mesi per una persona interessata a studiare la cultura cinese. E poi un accordo con la Cina - che porta studenti all'Università per Stranieri - val bene qualche concessione su certi valori...

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