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Cronaca Assisi

Mangia, beve e dorme a "scrocco" nell'agriturismo immerso nel verde di Assisi, a processo

Quattro giorni a base di affettati, formaggi, sambuca e limoncello, poi la fuga per non pagare il conto

Il “rigatino” è un’arte, avrebbe detto il conte Mascetti di “Amici miei”. E l’uomo finito sotto processo a Perugia, difeso dall’avvocato Maria Cristina Santevecchi, ne aveva fatto una professione. D’altronde pasteggiare e dormire nella campagna di Assisi gratis non è da tutti.

L’uomo è stato denunciato per insolvenza fraudolente dalla titolare di un agriturismo, assistita dall’avvocato Delfo Berretti, per un conto di oltre 300 euro, somma di quattro notti di pernotto e colazioni, pranzi e cene: affettati, salsiccia, ampia scelta di formaggi, acqua, vino rigorosamente rosso, birra, caffè, limoncello (due volte a pasto) e sambuca (tre volte).

Quattro giorni di sana alimentazione, quindi, e di splendidi paesaggi, con il risveglio sulle note della natura.

Poi la fuga all’alba, senza pagare il conto, sperando di non venire rintracciato, anche se aveva lasciato le sue generalità vere ed è stato facile notificare l’accusa di insolvenza fraudolenta.

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