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Cronaca Passignano sul Trasimeno

Salute mentale, si innamorano alla casa di cura e ora guariti si sposano

La bella notizia è arrivata da due ex pazienti presenti al convegno sulla gestione delle struture sanitarie di psichiatria. Gli esperti confermano che si può guarire e tornare ad una vita normale. Ma c'è bisogno di fondi

I disturbi mentali possono essere curati e gestiti con le dovute strutture e con i dovuti finanziamenti da parte della sanità pubblica. E' questo il messaggio che emerge da un convegno di esperti a Passignano sul trattamento del paziente in un dipartimento di salute mentale interaziendale. La dimostrazione è arrivata direttamente da due pazienti della struttura lacustre "Il Lago" presenti in sala, che hanno annunciato il loro matrimonio per il prossimo 28 Giugno presso il Comune di Passignano.

Uno dei testimoni sarà proprio il Dottor Salierno, che ha firmato il progetto di riabilitazione dei due pazienti. Debora e Demetrio, che hanno superato fasi anche acute della malattia e proprio dividendo gli spazi della casa di accoglienza, hanno iniziato una storia sentimentale che sarà salutata in occasione delle nozze da altri ex pazienti e dagli stessi amministratori comunali. Un chiaro ritorno alla vita e alla normalità che dimostra come sia importante il settore psichiatria. 

IL CONVEGNO

Sul modello da adottare per  la migliore gestione delle  problematiche della salute mentale si sono soffermati il Direttore della Sanità della Regione dell’Umbria Emilio Duca, che ha affermato: “L'’unità di convivenza di Passignano, che si avvalsa del sostegno degli amministratori locali come il sindaco Rossi e l'assessore Bellaveglia , deve rappresentare un modello da seguire sia in ambito regionale che in Italia. Come Ente Regione  abbiamo l’obbligo di rimodulare le  norme, che risalgono alla fine degli anni ’90,  e che appaiono superate rispetto alle dinamiche della società attuale : riorganizzare i servizi assistenziali di psichiatria con una integrazione  che va realizzata prima possibile , visto che non è più tempo di annunci”.
 
Il Direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Walter Orlandi ha sollecitato la necessità di riportare i servizi psichiatrici in primo piano, al centro del sistema: “ Abbiamo voluto dare un segnale forte al sistema, introducendo il reparto di degenza psichiatrica  all'interno dell'ospedale di Perugia. i risultati ottenuti in questi primi 3 anni  di attività dimostrano la bontà della scelta : la degenza tiene conto del percorso che il paziente dovrà effettuare alla fine dell'acuzie, con l'integrazione dei servizi territoriali".
 
Al Responsabile della Degenza Ospedaliera-Universitaria del Servizio Psichiatrico di Degenza e Cura, Prof. Roberto Quartesan è toccato   il compito di tracciare il bilancio della struttura ”Abbiamo diminuito la degenza media del paziente acuto, che ora si è attestata sui dodici giorni,  grazie ad un percorso che prevede le dimissioni concordate con i responsabili della Salute Mentale territoriale, e cosi operando sono state evitate ricadute  e ricoveri i reiterati ".
 
Il Rettore dell’Università di Perugia Prof. Franco Moriconi  si è soffermato su alcuni punti delle  relazioni degli esperti. " E' musica per le miei orecchie quando sento parlare di accordo, intesa, integrazione : la mia presenza vuole avere proprio questo significato : non si va da nessuna parte se ciascun Ente agisce per proprio conto. Di integrazione c'è bisogno anche nel campo della Salute Mentale."
Il Presidente dell’Associazione San Costanzo di Perugia Quinto Marchetti :" Ci inorgoglisce il fatto che gli organizzatori danno priorità alle associazioni dei pazienti , essere ascoltati dagli operatori è utile a loro, ma lo è altrettanto per noi perché  ci fa sentire al centro del progetto assistenziale". temi.
 
Il Responsabile del Centro di  Salute Mentale del Trasimeno Dott. Gianfranco Salierno, tra gli organizzatori del convegno  esprime soddisfazione per l'alto contenuto delle relazioni scientifiche:" La riabilitazione  della malattia psichiatrica è materia complessa ,che può trovare giovamento dall' integrazione tra gli operatori sanitari di un Dipartimento di Salute Mentale Interaziendale, uno  strumento assistenziale prioritario".

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