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Cronaca

Foto hot e furti in parrocchia, tre anni e 4 mesi per chi ricattò don Franco

Non è ancora chiaro se quelle foto con cui il giovane ricattò il parroco siano realmente esistite o se in realtà l’immagine ritraeva i due in un semplice abbraccio amichevole

Nessuno si aspettava un epilogo del genere. Don Franco Bucarini, parroco di Capocavallo, si tolse la vita in un giorno di settembre, dopo che il suo nome apparse sui giornali. Le accuse pesanti e una reputazione ormai infangata lo portarono all'estremo gesto. Oggi la Corte d'Appello ha confermato la condanna a tre anni e 4 mesi, dopo il ricorso presentato a seguito della sentenza di primo grado, per il romeno di 22 anni che ricattò don Franco Bucarini con presunte foto hot mai trovate.

I fatti - Una storia che ha ancora tanti, troppi, lati oscuri. Da una parte quelle foto che in realtà sembrano essere del tutto inesistenti, dall’altra il furto di una collina compiuto con l’aiuto di altre persone, precisamente due, e che secondo il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, titolari delle indagini, sarebbero strettamente legate al giovane romeno. 

Le foto - Non è ancora chiaro se quelle foto con cui il giovane ricattò il parroco siano realmente esistite o se in realtà l’immagine ritraeva i due in un semplice abbraccio amichevole. Ciò che sembra essere certo è che il giovane rubò quella collina grazie all'aiuto di due complici.

Le telefonate - A rafforzare la tesi della Procura di Perugia furono le telefonate che l’imputato ricevette dagli altri due indagati. “Quando vendi la collanina voglio la mia parte”, è questo quello che sarebbe emerso dalle intercettazioni telefoniche che hanno per protagonista il giovane 22enne e uno dei complici finiti in mezzo alla vicenda. Un particolare non di poca importanza.

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